Nuovo codice appalti: un focus sulle principali novità

I punti e gli snodi fondamentali del nuovo codice che completa un passaggio importante per la sua entrata in vigore il prossimo 1° luglio

21 Giugno 2023
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Il nuovo codice appalti, d.lgs. n. 36 del 31 marzo 2023, è entrato in vigore il 1° aprile 2023, ma le sue disposizioni trovano applicazione a decorrere dal 1° luglio 2023, data di entrata in vigore anche del nuovo sistema di qualificazione delle Stazioni Appaltanti e Centrali Uniche di Committenza. E’ previsto un periodo transitorio in cui vi è l’ultrattività di alcune disposizioni del decreto legislativo n. 50/2016, abrogato invece a decorrere dal 1° luglio 2023. Il portale della Giustizia Amministrativa propone questa settimana un utile focus sul nuovo codice appalti attraverso un commento alla nuova disciplina normativa.

Approfondimento sul codice appalti/1

Per approfondire le tematiche connesse all’entrata in vigore del nuovo codice appalti consigliamo il volume edito da Maggioli e intitolato Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici e la disciplina vigente nel periodo transitorio. All’interno del volume firmato da Dario Caportorto e Samuel Bardelloni, ll testo del nuovo codice, completo dei relativi allegati attuativi, è integrato dagli indispensabili richiami alle corrispondenti norme del d.lgs. n. 50/2016. Queste ultime invece sono arricchite da numerose note illustrative della relativa disciplina attuativa, complementare e transitoria, ivi incluse le disposizioni emergenziali. Tale disciplina transitoria è stata evidenziata in nota con colori differenti, in modo tale da garantire il rapido orientamento del lettore nella ricerca degli istituti rilevanti.

Approfondimento sul codice appalti/2

Come noto, il principio di rotazione ha l’obiettivo di evitare la formazione di rendite di posizione (asimmetrie informative) e persegue l’effettiva concorrenza, poiché permette la turnazione tra i diversi operatori nella realizzazione degli appalti distribuendo, con tali modalità, le opportunità di lavoro tra le imprese. Tale principio si pone da sempre uno degli istituti giuridici più problematici e controversi all’interno della disciplina degli appalti relativa a lavori, servizi e forniture.
Nel nuovo codice degli appalti il principio di rotazione è stato profondamente modificato, ed è disciplinato dall’art. 49. In tale contesto, assume rilevanza l’adozione di uno specifico regolamento volto a disciplinare gli appalti sotto soglia.
Il regolamento, oltre a essere un indispensabile strumento in grado di colmare le lacune normative, rappresenta sicuramente un ausilio che consente alla stazione appaltante di affrancarsi, almeno in parte, dall’applicazione del principio di rotazione, nel momento in cui si disponga una suddivisione degli appalti in fasce di valore economico.
Per affrontare tali rilevanti problematiche Maggioli Editore presenta il volume Il principio di rotazione e il regolamento degli appalti sotto soglia di lavori, forniture e servizi di Salvio Biancardi. Il volume si propone di fornire al RUP un supporto a livello sia teorico che pratico-operativo per una corretta attuazione della nuova normativa e in particolare del citato principio di rotazione, nell’ambito degli appalti di lavori, servizi e forniture.

> Clicca qui per leggere: Nuovo codice appalti: il focus sulla qualificazione delle stazioni appaltanti.

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