Nel secondo quadrimestre del 2024, il mercato dei contratti pubblici ha registrato un significativo incremento sia nel numero delle procedure di affidamento che nei relativi importi.
Secondo il Rapporto quadrimestrale elaborato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), il settore dei servizi ha mostrato la crescita più marcata, con un aumento del 141,9% rispetto al quadrimestre precedente. Complessivamente, le procedure di affidamento pubblicate tra maggio e agosto 2024 sono state 93.427, in netta crescita rispetto alle 73.698 del periodo gennaio-aprile.
Gli importi complessivi hanno raggiunto i 112,9 miliardi di euro, raddoppiando rispetto ai 56,2 miliardi del primo quadrimestre. Questo incremento è stato favorito dal superamento della fase iniziale di adattamento al nuovo Codice degli appalti, che ha introdotto la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici.
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L’analisi per settori
Analizzando i settori, i servizi rappresentano il 41,6% delle procedure, seguiti dalle forniture (34,7%) e dai lavori (23,7%). In termini di importo, invece, le forniture detengono la quota maggiore (41,7%), seguite dai servizi (40,7%) e dai lavori (17,6%). Nel dettaglio, rispetto al primo quadrimestre 2024, le forniture sono aumentate del 94,8%, i lavori del 52,2%, mentre i servizi hanno registrato il balzo maggiore, con un incremento del 141,9%.
L’incremento è stato in parte determinato dalla ripresa dell’attività delle stazioni appaltanti dopo l’iniziale rallentamento dovuto all’adozione delle nuove piattaforme di approvvigionamento digitali (Pad). Nel primo quadrimestre del 2024, infatti, il numero degli appalti e i relativi importi avevano subito una flessione dovuta alla fase di transizione verso il nuovo sistema digitale.
Le gare di maggiore rilievo
Dal confronto con il secondo quadrimestre del 2023 emergono differenze significative: mentre il settore dei servizi ha registrato una crescita del 6,5% in termini di numero di procedure e del 22,6% in termini di importo, i lavori e le forniture hanno subito una flessione rispettivamente del 22% e del 6,4%.
Un contributo determinante alla crescita degli appalti per i servizi è stato dato da alcune gare di grande rilievo, come quella di Trenitalia per la manutenzione della flotta ETR1000, del valore di 6,8 miliardi di euro, e altre tre gare di importo superiore al miliardo di euro per il trasporto pubblico locale e la gestione di infrastrutture. Al contrario, il settore dei lavori ha subito un calo del 50% nei valori economici, dopo anni di crescita sostenuta.
Le fasce di importo
Infine, il rapporto dell’ANAC evidenzia variazioni significative nelle fasce di importo degli appalti e nei tipi di procedure utilizzate.
Nel secondo quadrimestre del 2024, gli appalti di valore superiore ai 25 milioni di euro sono aumentati dell’8,5%, mentre si è registrata una flessione nelle fasce tra 1 e 5 milioni di euro (-25%) e tra 150mila e 1 milione di euro (-16,3%). Le procedure ristrette e le negoziate senza previa pubblicazione del bando hanno registrato incrementi rispettivamente del 14,3% e del 19,4%, mentre gli affidamenti diretti e le procedure negoziate previa pubblicazione del bando hanno subito flessioni rispettivamente del 38,4% e del 24,1%. Il nuovo quadro normativo e la digitalizzazione stanno ridefinendo le dinamiche degli appalti pubblici, introducendo maggiore efficienza e trasparenza nel settore.
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