Prosegue il presidente dell’ANCI: “Sul codice appalti stiamo lavorando con l’ANCE per una proposta congiunta, ma dobbiamo ricordare che a quasi due anni dall’entrata in vigore, manca all’appello circa la metà dei sessanta provvedimenti attuativi attesi. Occorre accelerare anche per risolvere problemi evidenti nel frattempo emersi: è necessaria una semplificazione negli adempimenti amministrativi in materia di appalti pubblici per lavori, con specifiche previsioni per i Piccoli Comuni, serve un’azione in grado di ridimensionare la portata frenante dei contenziosi. Secondo i dati del Mit sulle opere infrastrutturali del Paese, ben l’80% dei lavori è bloccato dai ricorsi che seguono le gare. È un fenomeno che va assolutamente contenuto”.
Il presidente Decaro ricorda le proposte già da tempo formulate dai sindaci. “Si potrebbero tagliare i tempi del contenzioso; si potrebbe potenziare il ruolo di ANAC in sede di precontenzioso impedendo il ricorso giurisdizionale all’impresa che abbia accettato un parere negativo. I Comuni sono sempre stati i principali investitori pubblici. Siamo quindi naturalmente disponibili da subito a un tavolo col governo per condividere queste e altre proposte necessarie per intervenire su un settore delicato ed essenziale per la ripresa”.
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