C’è tempo fino alle 23.59 di giovedì 5 giugno 2025 per partecipare alla consultazione pubblica promossa dall’ANAC sulla revisione del bando tipo n. 1/2023, aggiornato per recepire le più recenti novità normative in materia di contratti pubblici. Il documento, che disciplina l’affidamento di servizi e forniture nei settori ordinari sopra la soglia europea, è stato modificato in seguito all’entrata in vigore del “Correttivo” (d.lgs. 209/2024), che ha inciso su molteplici articoli del codice dei contratti. La consultazione è rivolta a tutti gli stakeholder interessati, i quali potranno inviare contributi esclusivamente tramite un questionario disponibile online dal 5 maggio, accessibile dalla sezione dedicata del sito istituzionale dell’ANAC.
>> IL COMUNICATO INTEGRALE DELL’ANAC.
Le novità del bando: recepimento delle modifiche e chiarimenti operativi
Nel corso della revisione, l’Autorità ha introdotto modifiche non solo in relazione agli aggiornamenti imposti dal correttivo, ma anche per risolvere difficoltà interpretative e operative emerse durante l’applicazione della prima versione del bando.
Già con un comunicato del presidente datato 14 gennaio 2025, era stata segnalata la possibilità di disapplicare temporaneamente le clausole non più coerenti con il nuovo quadro normativo, in attesa della revisione ufficiale. Ora, nella versione aggiornata e sottoposta a consultazione, sono stati inclusi anche interventi migliorativi per chiarire aspetti legati ai nuovi istituti del codice e per uniformare la modulistica, come nel caso della domanda di partecipazione, ora pienamente coordinata con il disciplinare.
Digitalizzazione, trasparenza e problematiche operative sotto la lente
Particolare attenzione è stata riservata ai riflessi pratici della digitalizzazione, diventata obbligatoria dal 1° gennaio 2024 per l’intero ciclo di vita dei contratti pubblici. Il questionario invita infatti i partecipanti a esprimersi anche sulle criticità legate alle piattaforme digitali, dai malfunzionamenti dei sistemi di approvvigionamento all’accesso digitale agli atti.
Tra i nodi su cui l’ANAC sollecita osservazioni figurano anche la questione del ribasso sulla manodopera in relazione all’efficienza organizzativa, i nuovi criteri per la verifica dei requisiti, le regole sull’inversione procedimentale e le problematiche connesse al fascicolo virtuale dell’operatore economico. L’obiettivo dichiarato è raccogliere contributi utili a rendere il bando uno strumento sempre più efficace, coerente e allineato con le esigenze delle stazioni appaltanti e degli operatori economici.
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