I primi passi per la semplificazione delle comunicazioni al fisco – contenuti nel decreto di venerdì – devono essere il preludio di un intervento più strutturale. È ormai necessario sostituire la maggior parte degli adempimenti comunicativi in campo Iva (elenco clienti-fornitori, elenchi riepilogativi delle operazioni comunitarie, comunicazioni black list) ricorrendo all’introduzione (se vogliamo ancora su base volontaria) della fattura elettronica. Questo meccanismo imporrebbe ai contribuenti di redigere il documento secondo un modello standardizzato con una serie di informazioni obbligatorie supplementari, ma offre il vantaggio di evitare lo stillicidio di comunicazioni da compilare (con non poca fatica) e inviare con periodicità mensile, trimestrale e annuale. L’utilizzo, poi, di formati pubblici standardizzati può consentire al fisco di poter richiedere informazioni o di poter accedere a distanza nei singoli campi della fattura realizzando così in tempo reale controlli incrociati.
Solo la fattura elettronica può superare gli obblighi
Il Sole 24 OreLeggi anche
Testo unico delle sanzioni tributarie: l’ok preliminare in Cdm
Sintesi dei provvedimenti in ambito tributario approvati questa settimana durante il Consiglio dei m…
25/07/24
Anche i Comuni valdostani sono tenuti a contribuire alle finanze pubbliche
Focus sulla sentenza della Corte Costituzionale, 23 luglio 2024, n. 145
24/07/24
La corsa delle entrate sostiene i conti: nel 2024 24,7 miliardi in più
L’assestamento. La spinta del gettito archivia le ipotesi di Manovra correttiva e copre integralment…
Il Sole 24 Ore
24/07/24
Controlli sulle attività economiche: in Gazzetta Ufficiale il decreto sulla semplificazione
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del d.lgs. 12 luglio 2024, n. 103
24/07/24
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento