Servizi locali, riforma bis

Gestione più elastica degli ambiti ottimali e semplificazione delle procedure antitrust. Lo prevede la bozza di d.l. sugli incentivi, mercoledì all’esame del Consiglio dei Ministri. Le altre novità in sintesi

4 Giugno 2012
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Riforma bis per i servizi pubblici locali. La bozza di decreto-legge in materia di incentivi all’economia, che dovrebbe andare mercoledì all’esame del Consiglio dei ministri, apporta delle modificazioni al decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito nella legge 14 settembre 2011, n. 148, in particolare all’articolo 3-bis, in materia di ambiti territoriali e criteri di organizzazione e svolgimento dei servizi pubblici locali, e all’articolo 4, riguardante l’adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali al referendum popolare e alla normativa europea. L’articolo 3-bis punta ad accelerare l’organizzazione dello svolgimento dei servizi pubblici locali in ambiti territoriali ottimali e omogenei tali da consentire economie di scala e le modifiche introdotte, si legge nella relazione illustrativa, sono volte a chiarire che “l’organizzazione in ambiti prevede sia la delimitazione geografica dell’ambito o bacino, sia l’attribuzione del ruolo di ente di governo dell’ambito che può essere effettuata istituendo un ente di governo o attribuendo le funzioni ad un ente già istituito”. Una misura volta, evidentemente, a conseguire risparmi evitando duplicazione di strutture burocratiche. Nel caso dei servizi a rete di rilevanza economica, saranno gli enti di governo identificati a esercitare le funzioni che per gli altri servizi vengono esercitate dagli enti locali. Semplificate poi le procedure relative all’approvazione della delibera quadro: l’esito della verifica di mercato e la delibera devono essere trasmessi all’Antitrust solo nel caso in cui dalla verifica sia emersa la non realizzabilità di una gestione concorrenziale e sia stato deciso di conferire diritti di esclusiva e comunque solo nei casi in cui il valore economico del servizio da assegnare in esclusiva sia superiore alla somma complessiva di duecentomila euro annui, che è pari alla soglia per la possibilità di affidamenti diretti in house. Se l’Autorità non si pronuncia nei termini stabiliti, il suo parere risulta favorevolmente acquisito.
Ecco in breve alcune tra le altre novità previste dalla bozza.

R&S
Arriva il credito d’imposta per le imprese che investono in ricerca e sviluppo. Il credito di imposta riguarderà attività di ricerca e sviluppo di almeno 50 mila euro di spesa ammissibile annua e prevede un beneficio fiscale del 30%, con un credito d’imposta massimo pari a 600 mila euro per esercizio fiscale.

Compensazioni
Raddoppia la soglia di compensazione dei crediti fiscali passando da 516.456,90 a 1.000.000 di euro per tutti i contribuenti. Dal 1° gennaio 2012, “il limite massimo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale – si legge nel testo – è fissato in euro 1 milione per ciascun anno solare”. La soglia passa a 2 milioni per le società con bilancio certificato, anche volontariamente, da società di revisione iscritta all’albo Consob e a 5 milioni per le società quotate.

Fondo rotativo
Dal riordino delle risorse non utilizzate del fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca potrebbero arrivare circa 2 miliardi di euro. Si punta a consentire l’utilizzo, per le finalità del Fondo per la crescita sostenibile, delle risorse del Fondo rotativo. “Circa 2 miliardi delle suddette risorse risultano attualmente non impegnate”, si legge nella relazione illustrativa. Tali risorse possono essere utilizzate, oltre che nella forma del finanziamento agevolato, anche in quella del contributo in conto interessi.

Made in Italy
Stretta sulle contraffazioni del made in Itay. Una norma mira a chiarire quale sia l’Autorità amministrativa competente all’esercizio del potere sanzionatorio in caso di violazione delle disposizioni previste in materia di made in Italy laddove il titolare o il licenziatario del marchio realizzi una condotta illecita nell’uso del marchio.

Fallimenti
Una revisione delle norme su fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata e liquidazione coatta amministrativa per consentire maggiori tutele alle aziende in crisi. L’obiettivo, spiega la relazione illustrativa, è: “l’accesso rapido alle protezioni”; “l’erogazione di nuova finanza interinale e di pagare le forniture strumentali alla continuazione dell’attività aziendale”; “di usufruire di un regime speciale per il caso di concordato con continuità aziendale” e “di godere dell’irrilevanza da tassazione per riduzione dei debiti anche in caso di ristrutturazione”.

Riqualificazione industriale
Progetti di riconversione e riqualificazione industriale per sostenere la competitività del sistema produttivo nazionale, l’attrazione di nuovi investimenti nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali nei casi di situazioni di crisi industriali complesse. Viene consentita l’applicazione del finanziamento agevolato su tutto il territorio nazionale fatte salve le soglie di intervento stabilite dalla disciplina comunitaria per i singoli territori.

Sistri
Proroga dal 30 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 del termine per l’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri).

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