Rivoluzione all’anagrafe arriva il certificato fai da te

Fonte: Repubblica, Genova

Fate voi stessi il vostro certificato. Scaricatevelo sul computer, stampatelo, utilizzatelo (per gli usi consentiti dalla legge, ovvio). Ma sappiate anche che gli uffici demografici sono aperti (o, almeno, più aperti di prima) e senza che tutto ciò costi un euro in più alla collettività. La piccola rivoluzione di corso Torino e dintorni è stata presentata, ieri mattina, dall’assessore ai servizi demografici. «Entro il primo semestre 2011 – ha annunciato Paolo Veardo – sarà possibile stampare direttamente a casa dal proprio personal computer i certificati anagrafici e di stato civile dotati di timbro digitale che ne certificherà l’autenticità». Ma, curiosità a parte, dal 4 ottobre sarà attivo il nuovo orario d’a-pertura degli uffici demografici del Comune di Genova. Complessivamente le ore di apertura al pubblico aumenteranno di sette “senza costi aggiuntivi per l’amministrazione perché la continuità dell’orario – sostiene Veardo – sarà garantita, in costanza di personale, attraverso la turnazione della pausa pranzo dei dipendenti». Non sarà facile, almeno nei primi tempi, districarsi nella giungla degli orari: il lunedì e il mercoledì orario continuato dalle 8,10 alle 15,30, martedì e giovedì dalle 8,10 alle 12,10 e venerdì dalle 8,10 alle 13. In sostanza gli uffici municipali effettueranno, invece, aperture al pubblico articolate partendo da un unico modello base: ingresso mattutino da lunedì a venerdì dalle ore 8,10 alle 13, due pomeriggio d’apertura preferibilmente il lunedì e il mercoledì dalle ore 14,30 alle 16,30. Un ufficio per municipio sarà aperto il sabato mattina dalle ore 8,10 alle 12,30, per le sole carte d’identità e per le denunce di decesso mentre verrà ampliato il servizio a domicilio per utenti con difficoltà a recarsi negli uffici. «Dall’ultima rilevazione della qualità percepita del servizio reso – spiega Veardo – è emerso che la tipologia di utenti dei servizi demografici è molto più eterogenea che in passato: l’utente non esprime più richieste standardizzate ma si sono aggiunti coloro che richiedono servizi personalizzati e con esigenze di orario ed erogazione diverse». Quindi risposta comunale più flessibile e la previsione che, con cadenza annuale, venga monitorato il gradimento dell’erogazione del servizio al fine di verificarne la qualità.

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