Rifiuti, Locatelli (ANCI): Rapporto ISPRA conferma crescita della raccolta differenziata nei Comuni

Il vicepresidente: “La vera sfida dei prossimi anni sarà la gestione della spesa corrente necessaria a mantenere gli impianti”

15 Dicembre 2025
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Il rapporto ISPRA sui rifiuti urbani è uno strumento fondamentale per i Comuni, perché ci aiuta a capire la direzione in cui stiamo andando”. Con queste parole Stefano Locatelli, vicepresidente dell’ANCI, ha aperto il suo intervento alla presentazione della XXVII edizione del Rapporto ISPRA sui rifiuti urbani (dati 2024), svoltasi a Roma nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Locatelli ha sottolineato come i numeri contenuti nel documento “confermano una crescita costante della raccolta differenziata negli ultimi vent’anni e una forte riduzione dei conferimenti agli inceneritori, sottolineando come l’Italia, spesso considerata in ritardo, oggi superi le performance di diversi Paesi europei”.

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Gestione dei rifiuti: cultura ambientale e comunicazione nei territori

Nel suo intervento, il vicepresidente dell’ANCI ha rimarcato il ruolo decisivo del fattore culturale nella gestione dei rifiuti. “Nei territori con maggiore immigrazione è fondamentale una comunicazione efficace nelle diverse lingue. Le scuole sono l’investimento più produttivo, perché i bambini insegnano agli adulti”, ha spiegato, evidenziando l’importanza della collaborazione tra enti e della diffusione delle buone pratiche. Secondo Locatelli, senza un’adeguata comprensione delle scelte pubbliche da parte dei cittadini, anche le politiche più avanzate rischiano di non produrre risultati duraturi.

PER APPROFONDIRE:
CONSULTA IL RAPPORTO INTEGRALE ISPRA SUI RIFIUTI URBANI EDIZIONE 2025;
LEGGI I DATI DI SINTESI A CURA DELL’ISPRA;
VISIONA IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELL’ISPRA.

Impianti, collaborazione e sfida del futuro

Affrontando il tema della carenza impiantistica, Locatelli ha parlato apertamente di un problema non solo tecnico ma anche culturale e politico, ribadendo il valore della comunicazione: “Di fronte a immagini globali di inquinamento, i cittadini possono dubitare dell’utilità del proprio impegno. Ma fare la differenziata ha senso, perché è una questione culturale. Bisogna superare la logica del NIMBY, anche perché gli impianti moderni sono profondamente diversi da quelli del passato”. Sul fronte della gestione, ha poi richiamato la centralità della collaborazione pubblico–privato, soprattutto per i piccoli Comuni: “Consorziarsi, avere municipalizzate e lavorare con il privato è fondamentale”. Infine, il riferimento al PNRR e alle prospettive future: “I fondi sono stati utilizzati in modo efficace e hanno permesso ai Comuni di realizzare infrastrutture altrimenti non sostenibili. La vera sfida dei prossimi anni sarà la gestione della spesa corrente necessaria a mantenere questi impianti. Servono impianti, serve collaborazione tra enti e serve cultura. Se i cittadini non capiscono alcune scelte, la responsabilità è di non ha saputo spiegarle. Con più impianti, più sinergie e più cultura, le cose non potranno che migliorare”.

>> CONSULTA IL COMUNICATO INTEGRALE A CURA DELL’ANCI.

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