Rifiuti, la tracciabilità non aspetta

Niente sconti sulla tracciabilità dei rifiuti. Dal primo giugno parte a pieno regime il Sistri, il sistema elettronico di controllo che mette nel mirino i rifiuti speciali e speciali-pericolosi su tutto il territorio nazionale e quelli solidi urbani nella Regione Campania. Ad annunciarlo è stata ieri il Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, sottolineando che “il Sistri è una rivoluzione di legalità e di efficienza nel settore dei rifiuti, uno strumento serio ed efficace per contrastare le ecomafie, una sfida che il Governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio, soprattutto in Campania e al Sud facendolo diventare una immensa discarica di veleni”. Il ministro si è anche soffermata sul tema caldo del momento, le energie rinnovabili. Affermando che è realistica l’idea di predisporre un nuovo sistema di ecoincentivi in venti giorni. “Occorre definire il nuovo sistema degli incentivi e farlo rapidamente. Mi sono battuta perché si anticipasse di un mese, dal primo giugno al 30 aprile, la definizione del nuovo quadro, ma se facciamo prima non è che ci rimprovera qualcuno, anzi: è forse meglio”. Quindi, per Prestigiacomo, “se il tavolo viene convocato immediatamente, credo che nell’arco di venti giorni, con un confronto finalmente di merito con tutti gli operatori del settore, noi potremo definire un nuovo sistema di incentivi che moralizzi tutto questo settore”. “Tutti sanno da oggi che il Paese andrà avanti sul fotovoltaico. Sarebbe autolesionistico – ha aggiunto – punire un settore che è l’unico che, in questo anno terribile, ha avuto una forte crescita. Questo è in parte dovuto agli incentivi troppo elevati, ma soprattutto al fatto che in Italia si sta sviluppando una filiera vera e propria: prima – ha proseguito – i pannelli si compravano in Germania e in Cina. Oggi si producono a Catania e Padova. Ci sono investimenti anche in termini di innovazione tecnologica nel nostro Paese. Il vecchio sistema rimane in vigore fino a giugno”.  Più ottimista ancora il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, Secondo il quale “entro due settimane” sarà messo a punto il provvedimento che definisce le misure per gli incentivi alle energie rinnovabili. In commissione Industria del Senato, Romani ha detto: “vogliamo che il settore sia incentivato e che vengano date certezze, ma nel lungo periodo”. Romani ha poi detto che venerdì prossimo incontrerà “tutti gli operatori del settore e in due settimane vogliamo presentare il provvedimento che dia certezze al settore, in modo che banche, imprenditori e produttori abbiano la possibilità di investire in base a quanto è consentito e consentibile agli italiani”.
Tornando al Sistri, e alle parole di Prestigiacomo, “il progetto è stato concepito con l’obiettivo di assicurare maggiore trasparenza e controllo della movimentazione dei rifiuti, con la possibilità di monitorare tutti i dati in tempo reale. In tal senso Sistri potrà garantire la tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza, la semplificazione delle procedura burocratiche e la riduzione degli oneri a carico dei soggetti obbligati, contrastando il fenomeno dell’illegalità, fortemente radicato in questo settore”. Le ultime informazioni complete relativamente ai rifiuti speciali in Italia risalgono al 2006. Con la sostituzione dell’attuale sistema cartaceo con il Sistri, basato su un flusso di dati in tempo reale, sarà possibile ottenere statistiche aggiornate con una frequenza molto maggiore. La quantità di rifiuti speciali prodotta in Italia nel 2006 è stata di 134,7 milioni di tonnellate: di questi 125,5 milioni di tonnellate erano rifiuti speciali non pericolosi e 9,2 milioni di tonnellate rifiuti speciali pericolosi. Il sistema Sistri prevede un dispositivo elettronico usb per accedere al sistema, trasmettere i dati e memorizzare informazioni; una “scatola nera” da installare su ciascun veicolo che trasporta rifiuti speciali e che ha la funzione di monitorare il percorso del carico dal produttore al centro di smaltimento; infine, apparecchiature di videosorveglianza negli impianti di discarica, di incenerimento e di coincenerimento per controllare l’ingresso e l’uscita degli automezzi. Il primo giugno quindi l’iscrizione al Sistri diventerà obbligatoria per tutti i produttori di rifiuti speciali. Il Ministero spiega che la consegna dei dispositivi è ormai quasi ultimata: al 28 febbraio sono stati distribuiti 476.150 dispositivi usb alle imprese, sono state consegnate 85.985 black box di cui 58.674 risultano già installate sui veicoli per il trasporto rifiuti. Sono stati selezionati oltre 500 impianti e discariche di smaltimento rifiuti su cui installare le apparecchiature di video sorveglianza e su 402 impianti il sistema è già attivo. Inoltre il Sistri, secondo il dicastero, rappresenta un risparmio netto considerevole per le aziende. Basti pensare che il Ministero della pubblica amministrazione e dell’innovazione ha valutato nel “Primo rapporto 2007-2008: misurazione e riduzione onere amministrativi” una spesa di 671 milioni di euro a carico delle imprese piccole e medie (quelle fino a 249 addetti) per la predisposizione del sistema cartaceo ambientale ed un costo medio che varia da 1.183 euro l’anno per le imprese da 5 a 249 addetti a 464 euro l’anno per le imprese da uno a 4 addetti. Il Sistri secondo i dati ministeriali ha ridotto questi costi abbattendoli dal 50% all`80%.

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