Relazione sul costo del lavoro pubblico 2025 della Corte dei Conti

La Delibera n. 13 delinea la situazione: una spesa in crescita, aumenti progressivi ma un personale statico che non sa rinnovarsi

6 Agosto 2025
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La Corte dei conti il 5 agosto scorso ha approvato, con Delibera n. 13/SSRRCO/REF/2025, la “Relazione sul costo del lavoro pubblico 2025“, finalizzata a fornire al Parlamento un quadro informativo organico sul costo del lavoro pubblico ai sensi dell’art. 60 del decreto legislativo n. 165/2001.

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>> LEGGI INTEGRALMENTE LA DELIBERA n. 13.

Indice

Spesa per i redditi da lavoro dipendente

Secondo i dati più recenti di contabilità nazionale, la spesa per i redditi da lavoro dipendente nelle PA per il 2025 raggiunge i 201 miliardi di euro, con un incremento del 2,3% rispetto al 2024. Basandosi sugli importi già affidati ai prossimi rinnovi contrattuali dalla legge di bilancio per l’anno vigente; le stime vedono una tendenza in crescita (seppure lieve) nei prossimi anni: 2026 (+2,4%), 2027 (+0,5%) e 2028 (+1,7%).

LA RASSEGNA STAMPA:
>> “Dipendenti pubblici, la spesa nel 2025 sale a 201 miliardi“.

Retribuzioni contrattuali

Negli ultimi dieci anni (dal 2015) l’andamento delle retribuzioni procede di pari passo all’inflazione, con l’eccezione del 2022 e 2023, dove si registra un’improvvisa impennata dei prezzi (la cui causa è facilmente riscontrabile nelle tensioni internazionali che rideterminano l’assetto del potere di acquisto dei salari, sia pubblici che privati). Si colma finalmente il divario che si era precedentemente determinato a favore dei comparti della PA rispetto al settore privato.

L’età media della PA

La PA rimane un settore a maggioranza datato, dal 2008 in poi, nei duri anni di contrasto alla grave crisi che ha gravato su tutti i settori, le Pubbliche Amministrazioni hanno sofferto la mancanza di un ricambio generazionale. La spinta è arrivata dai progetti del PNRR, ciò nonostante la PA non riesce a convincere del tutto la percentuale lavorativa più giovane.

PER APPROFONDIRE:
>> Leggi anche: “La PA non è noiosa come sembra“.

VOLUME + ILIBRO

Guida pratica all’adozione dell’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione

L’Intelligenza Artificiale generativa è già entrata negli uffici pubblici, spesso in modo spontaneo e non regolato. Questo manuale offre alla Pubblica Amministrazione e a tutti i suoi addetti uno strumento operativo completo per affrontare le sfide portate da questa nuova tecnologia, evitando rischi e cogliendo tutte le opportunità.L’adozione dell’AI non può essere affidata al mero entusiasmo tecnologico né abbandonata alla frammentarietà di iniziative locali disconnesse. Al contrario, richiede una visione sistemica, una strategia di lungo periodo ed una leadership pubblica all’altezza della sfida. Ma, prima ancora delle soluzioni tecniche, serve un cambio di mentalità. Il futuro della PA digitale si costruirà sulla capacità di integrare l’innovazione senza rinunciare ai principi costituzionali e sarà plasmato quotidianamente da dirigenti, funzionari, tecnici e collaboratori che useranno la tecnologia non come fine, ma come mezzo per migliorare la qualità dell’azione amministrativa e rafforzare il legame fiduciario con i cittadini.Con un linguaggio chiaro e rigoroso, l’autrice guida enti, dirigenti, funzionari e responsabili digitali nell’adozione consapevole dell’AI, nel rispetto delle norme: AI Act, GDPR, Linee guida AgID.Il volume aiuta a:› capire cosa si può fare (e cosa no) con l’AI generativa› ridurre i tempi delle attività ripetitive senza compromettere legalità e trasparenza› formare il personale all’uso corretto degli strumenti AI› governare il cambiamento senza subirlo.Una guida indispensabile per una Pubblica Amministrazione moderna, competente, compliance e davvero digitale. Giovanna PanucciAvvocato esperto in privacy, protezione dei dati personali e intelligenza artificiale. DPO e AI Strategist, iscritta all’Albo dei Maestri della protezione dei dati & Data Protection Designer®, Founder di “Gladiatori Digitali”, la prima community italiana dedicata all’uso dell’AI generativa per professionisti, aziende e pubbliche amministrazioni e ideatrice del concetto di “Legal Prompting”, il prompt engineering per il mondo giuridico.  

 

Giovanna Panucci | Maggioli Editore 2025

Contrattazione: i risultati ottenuti

Le risorse disponibili per il triennio 2022-2024 sono in grado di assicurare una crescita delle retribuzioni di circa il 5,78% a partire dal 2025, anno che coincide con l’entrata a regime dei contratti collettivi 2022-2024, e degli accordi per il restante personale pubblico. Per le annualità successive sono già state stanziate nella legge di bilancio 2025 le risorse finanziarie commisurate alla variazione del potere d’acquisto prevista anche per gli anni futuri. Ciò nonostante ARAN e i sindacati non si sono ancora accordati per la firma al CCNL Funzioni Locali, il prossimo tavolo di contrattazione sarà il 9 settembre.

PER APPROFONDIRE
>> Leggi anche:

– “Arriva la firma al CCNL Funzioni Centrali“;
– “CCNL Funzioni Locali: il punto della situazione“.

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