Recovery Plan: verso il Sud sta confluendo oltre il 40% di risorse

Il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, ha riferito in Cabina di regia sullo stato di attuazione del PNRR

11 Ottobre 2022
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Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, è intervenuta la scorsa settimana nel corso della Cabina di regia sul PNRR, presieduta a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Per il ministro Carfagna, la riunione ha rappresentato l’opportunità di illustrare la seconda relazione di monitoraggio sull’assegnazione del 40% delle risorse del Piano al Mezzogiorno, realizzata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione.

Attuazione PNRR: il monitoraggio sull’assegnazione delle risorse

“La scelta di attribuire al Mezzogiorno una quota certa e misurabile delle risorse del PNRR, il 40% – afferma il ministro Carfagna – rappresenta una decisione che ha qualificato fin dall’inizio il nostro mandato e che costituisce l’atto forse più significativo di lotta alle diseguaglianze che l’Italia ha visto nell’ultimo ventennio”.
Il dato principale che affiora dalla relazione riguardante lo stato di attuazione del PNRR – si legge nel comunicato emesso dal Ministero per il Sud – è la destinazione al Sud di 86,4 miliardi di euro, cioè il 41% delle risorse complessive del PNRR e del Fondo complementare, al netto della quota non territorializzabile. Un dato che attesta l’efficacia delle misure messe in campo dal Governo per la riduzione dei divari territoriali, uno dei principi fondamentali del Piano.

>> Leggi anche Governo: “Non ci sono ritardi nell’attuazione del PNRR, in arrivo altri 21 miliardi di euro”.

Necessario mantenere e rafforzare gli strumenti di coordinamento e di governance

L’esito della seconda relazione – riferita ai dati registrati il 30 giugno 2022 – conferma in gran parte il risultato emerso in occasione della prima relazione (dati al 31 gennaio 2022). Cresce però notevolmente la quota di risorse che fanno riferimento a progetti effettivamente identificati, che passa dal 28,8% al 45,1%, in linea con la progressiva attuazione del PNRR. In totale, si contano misure in tutto o in parte attivate per 173,3 miliardi di euro. Si tratta quindi di un’analisi più ‘solida’, che non trascura comunque la necessità di mantenere alta l’attenzione rispetto alla cd. “messa a terra” degli investimenti ancora da finalizzare.
In particolare, elementi di criticità vengono a galla rispetto alle difficoltà strutturali dei potenziali beneficiari (le imprese, ma anche gli enti pubblici) ad assorbire le risorse destinate al Mezzogiorno, soprattutto nelle procedure a carattere competitivo gestite a livello nazionale. È un dato che interessa in particolare alcune limitate amministrazioni, più sensibili a questo aspetto per la propria attività.
In tale direzione, il report evidenzia la necessità di mantenere e rafforzare gli strumenti di coordinamento e di governance esistenti, con clausole e meccanismi di salvaguardia che finora hanno dimostrato la loro efficacia.

>> La Guida agli strumenti per i Comuni impegnati nei progetti PNRR.

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