I pubblici dipendenti italiani sono i più anziani d’Europa e di tutti i paesi Ocse: uno su due (49%) infatti ha più di 50 anni, a seguito del blocco del turn over e degli interventi sulle pensioni. Siamo invece in linea con gli altri paesi industrializzati per numero di dipendenti pubblici (14,3% della forza lavoro) come anche per la spesa per il personale e sotto la media per i costi di produzione e la spesa in conto capitale, in calo dal 2003 per le amministrazioni locali. Questi alcuni dati del primo Rapporto sui servizi delle pubbliche amministrazioni presentato dal Cnel alla Camera. Il Consiglio propone al Governo e al Parlamento di realizzare un sistema statistico integrato Istat-Sistan sui servizi delle amministrazioni pubbliche e renderlo operativo entro il primo semestre 2012 come «base di valutazione per i programmi di riduzione della spesa». Tra i maggiori squilibri da correggere, il Cnel segnala il divario tra i servizi nel Mezzogiorno e quelli nel resto del Paese; l’arretratezza (o assenza) dei livelli essenziali di assistenza «base irrinunciabile di un federalismo solidale»; la debolezza del welfare per i giovani, le famiglie e le donne; e il permanere di una «concezione autoritativa dell’amministrazione».
Rapporto sui servizi delle p.a. presentato dal Cnel alla Camera: dipendenti anziani, ma la spesa è in calo
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