Procedura per la segnalazione di rifiuti speciali in area privata e gestione dello sversamento

Tutte le risposte ai dubbi degli operatori degli Enti locali attraverso la nuova funzionalità AI della Guida Normativa per l’Amministrazione Locale di Maggioli Editore

2 Maggio 2025
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Guida Normativa per l’Amministrazione Locale

L’edizione 2025 della Guida Normativa per l’Amministrazione Locale si presenta con un’offerta arricchita e innovativa, confermandosi uno strumento fondamentale per affrontare le complesse sfide dell’amministrazione pubblica. Quest’anno, la Guida introduce una importante novità: un chatbot AI-powered, basato sui contenuti della guida stessa, che consente di ottenere risposte rapide e mirate alle domande più critiche. Un supporto pratico e immediato, una consultazione più rapida ed intuitiva, per ottimizzare i processi decisionali e amministrativi.
Infatti a partire da questa edizione la Guida diventa anche “data set” di un chatbot che sviluppa le risposte in base alle sole trattazioni della stessa, anche indicando quelle prese a riferimento. Porre il quesito è semplicissimo e la risposta si ottiene in un batter d’occhio (GUARDA IL VIDEOTUTORIAL).
Abbiamo provato ad interrogare la Guida attraverso il comodo chatbot. Vi proponiamo di seguito l’output che ci ha fornito il sistema di intelligenza artificiale: risposta testuale e raccolta delle fonti poste alla base della stessa, in modo tale da consentire al lettore di approfondire all’interno della Guida i vari elementi che compongono il tema.

>> PER APPROFONDIRE: Guida Normativa per l’Amministrazione Locale 2025 implementata con l’intelligenza artificiale.

L’esempio

DOMANDA POSTA AL CHATBOT. Come si deve procedere nel caso in cui sia segnalata la presenza di rifiuti speciali in area privata? Nel caso di rinvenuto sversamento di materiale non immediatamente identificabile come si procede?

RISPOSTA. Nel caso di segnalazione di rifiuti speciali in area privata o di rinvenimento di materiale non immediatamente identificabile, è necessario seguire alcune procedure specifiche:

Verifica e accertamento:
Effettuare un sopralluogo per verificare la presenza e la natura dei rifiuti segnalati.
Documentare la situazione attraverso fotografie e verbali dettagliati.

Identificazione dei rifiuti:
Se il materiale non è immediatamente identificabile, è necessario coinvolgere esperti o tecnici specializzati per analizzare e caratterizzare i rifiuti.
Procedere con campionamenti e analisi di laboratorio se necessario.

Individuazione dei responsabili:
Identificare il proprietario dell’area e/o il responsabile dell’abbandono dei rifiuti.
Come indicato nell’art. 192 del D.Lgs. 152/2006, “la violazione del divieto di abbandono è imputabile a titolo di dolo o colpa al proprietario e ai titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo”.

Emissione di ordinanza:
Il Sindaco, in qualità di autorità competente, deve emettere un’ordinanza di rimozione dei rifiuti e ripristino dello stato dei luoghi, indirizzata ai soggetti responsabili identificati.

Gestione dei rifiuti:
I rifiuti speciali devono essere gestiti secondo la normativa vigente, con particolare attenzione alla loro classificazione e al corretto smaltimento.
Nel caso di rifiuti pericolosi, adottare tutte le precauzioni necessarie per la sicurezza e la salute pubblica.
Monitoraggio e follow-up:
Verificare l’effettiva rimozione dei rifiuti e il ripristino dell’area nei tempi stabiliti dall’ordinanza.
In caso di inottemperanza, procedere con le sanzioni previste e valutare l’intervento sostitutivo dell’autorità pubblica.

Aspetti di sicurezza e prevenzione:
Se l’area è soggetta a ripetuti episodi di abbandono di rifiuti, valutare l’implementazione di sistemi di videosorveglianza, nel rispetto della normativa sulla privacy.

Informazione e sensibilizzazione:
Promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione per prevenire l’abbandono di rifiuti.
È importante ricordare che, come stabilito dalla Cassazione, “l’ordinanza sindacale di rimozione, emessa ex art. 192 comma 3, T.U.A., può essere emanata solo nei confronti dei soggetti che hanno abbandonato i rifiuti”. Pertanto, è fondamentale accertare le responsabilità prima di emettere l’ordinanza.
In ogni caso, l’approccio deve essere conforme alle normative ambientali vigenti e alle procedure stabilite a livello locale, assicurando la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Fonti

Guida Normativa – vol. 4
L’articolo prosegue dettagliando meglio gli obblighi di informazione e comunicazione in capo a specifici produttori di rifiuti e altri soggetti con responsabilità specifiche di gestione di rifiuti urbani, nei termini seguenti: «4. Nel caso in cui i produttori di rifiuti speciali conferiscano i medesimi al servizio pubblico di raccolta competente per territorio, ovvero ad un circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183, comma 1, lettera pp), previa apposita convenzione, la comunicazione è effettuata dal gestore del servi- zio limitatamente alla quantità conferita.

 Guida Normativa – vol. 4
I responsabili dell’abbandono sono perseguibili penalmente o amministrativamente (a seconda che si tratti di responsabile di ente/imprese o di privato cittadino) e obbligati in solido alle spese di smaltimento del materiale abbandonato ed eventualmente alla bonifica dell’area. Il decreto prevede che i rifiuti di qualunque prove- nienza o natura giacenti su strade ed aree pubbliche AreA IX – GOVERNO DEL TERRITORIO E TUTELA AMBIENTALE 3694 o su strade o aree private o soggette ad uso pubblico, sono considerati rifiuti urbani. Conseguentemente devono essere raccolti ed allontanati dal Comune (o dall’Ente gestore individuato dal Comune), il quale dovrà anche provvedere ad individuare i responsabili, per le sanzioni del caso e per le spese sostenute. L’art. 192 del Codice non ha apportato novità so- stanziali al vecchio testo dell’art. 14 del decreto Ronchi.
 Guida Normativa – vol.2
La previsione di cui sopra deve raccordarsi con quella prevista dal terzo periodo dello stesso com- ma 649, che attribuisce ai comuni il compito di individuare, con regolamento, le aree di produzio- ne di rifiuti speciali non assimilabili e i magazzini di materie prime e di merci funzionalmente ed esclusivamente collegati all’esercizio delle stesse attività produttive, ai quali si estende il divieto di assimilazione; resta fermo che qualora si riscon- tri effettivamente la produzione di rifiuti speciali, tali superfici sono escluse ex lege
 Guida Normativa – vol. 4
; c) per i rifiuti da costruzione e demolizione, nonché per le filiere di rifiuti per le quali vi sia una speci- fica disposizione di legge, il deposito preliminare alla raccolta può essere effettuato presso le aree di pertinenza dei punti di vendita dei relativi prodotti.

 Guida Normativa – vol. 4
GEsTIONE DEI RIfIUTI E BONIfIcA DEI sITI – TUTELA RIsARcITORIA DEI DANNI ALL’ AMBIENTE – PArte 65 3697 18. Ferma restando la disciplina in merito all’attività sanitaria e relativi rifiuti prodotti, ai fini del deposi- to e del trasporto, i rifiuti provenienti da assistenza sanitaria svolta al di fuori delle strutture sanitarie di riferimento e da assistenza domiciliare si considerano prodotti presso l’unità locale, sede o domicilio dell’operatore che svolge tali attività. La movimenta- zione di quanto prodotto, dal luogo dell’intervento fino alla sede di chi lo ha svolto, non comporta l’ob- bligo di tenuta del formulario di identificazione del rifiuto e non necessita di iscrizione all’Albo ai sensi dell’articolo 212.

 Guida Normativa – vol.2
4.3. Rifiuti speciali – Superfici escluse Nella determinazione della superficie assoggetta- bile alla TARI non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente (c. 649). Di conseguenza, l’amministrazione comunale non può esercitare alcuna pretesa su tali superfici, in quanto il comune non rende in rela- zione ad esse nessun servizio (Comm. trib. prov. le Brescia, sez. I, 16 febbraio 2016, n. 134; in senso conforme, Comm. trib. reg. Veneto, sez. I, 10 mar- zo 2021, n. 406).

 Guida Normativa – vol. 4
Nell’ambito di specifiche campagne di pulizia organizzate su iniziativa del comune territorialmente competente ovvero su istanza presentata allo stesso comune dal soggetto promotore della campagna, possono essere raccolti volontariamente i rifiuti an- AreA IX – GOVERNO DEL TERRITORIO E TUTELA AMBIENTALE 3522 che mediante sistemi di cattura degli stessi, purché non interferiscano con le funzioni eco-sistemiche dei corpi idrici, secondo le modalità individuate con apposito decreto. Nelle more della sua adozione l’attività oggetto dell’istanza può essere iniziata trascorsi trenta giorni dalla data di presentazione della stessa, fatta salva, per l’autorità competente, la possibilità di adottare motivati provvedimenti di divieto dell’inizio o della prosecuzione dell’attività medesima ovvero prescrizioni concernenti i soggetti abilitati a partecipare alle campagne di pulizia, le aree interessate dalle stesse nonché le modalità di raccolta dei rifiuti.

 Guida Normativa – vol. 4
19. I rifiuti derivanti da attività di manutenzione e piccoli interventi edili, ivi incluse le attività di cui alla legge 25 gennaio 1994, n. 82, si considerano prodotti presso l’unità locale, sede o domicilio del soggetto che svolge tali attività. Nel caso di quantitativi limitati che non giustificano l’allestimento di un deposito dove è svolta l’attività, il trasporto dal luogo di effettiva produzione alla sede, in alternati- va al formulario di identificazione, è accompagnato dal documento di trasporto (DDT) attestante il luogo di effettiva produzione, tipologia e quantità dei materiali, indicando il numero di colli o una stima del peso o volume, il luogo di destinazione.

 Guida Normativa – vol. 4
Aggiunge al terzo comma, dove si afferma che il proprietario dell’area nella quale vengono abbandonati rifiuti resta obbligato in solido con l’autore, nel procedere al ripristino dei luoghi, che la violazione del divieto di abbandono è imputabile a titolo di dolo o colpa al proprietario e ai titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo. Al quarto comma, in tema di responsabilità de- gli amministratori o dei rappresentanti di persona giuridica subentrati nei diritti della persona stessa, viene fatto espresso riferimento al D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni. Su questo argomento appare utile segnalare T.A.R.

 Guida Normativa vol. 3
Analogamente, l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza è lecito se risultano inefficaci o inattuabili altre misure nei casi in cui si intenda monitorare il rispetto delle disposizioni concernenti modalità, tipologia ed orario di deposito dei rifiuti, la cui violazione è sanziona- ta amministrativamente (art. 13, legge 24 novembre 1981, n. 689)».

FORMATO CARTACEO

Guida normativa per l’Amministrazione Locale

La Guida Normativa prevede ben 4 volumi suddivisi per temi:• ORDINAMENTO ISTITUZIONALE• SERVIZI FINANZIARI E SERVIZI PUBBLICI LOCALI• SERVIZI ALLA PERSONA• SERVIZI AL TERRITORIO Più un quinto volume con Indice Analitico.In questo modo l’opera si propone come una vera e propria enciclopedia, un manuale pronto all’uso e alla consultazione per tutta l’Amministrazione degli Enti Locali, utilizzabile da più uffici e responsabili.Quest’anno, una grande novità.La Guida è interrogabile tramite chatbot. L’utente potrà porre con grande facilità le domande ed avere le risposte dall’intelligenza artificiale generativa che trarrà le informazioni dal data set autoriale della guida. Le risposte sono suffragate dalle sorgenti che vengono rese visibili. SCOPRI COME INTERROGARE LA GUIDA NORMATIVA 2025Clicca qui per il video tutorialAUTORITIZIANO AMOROSIDirigente del Comune dell’AquilaANTONIO AVITABILEgià Dirigente del Comune di PratoMASSIMO BALDUCCIGià Docente di auditing e controlling UniFI, Full professor di Organization Theory European Institute of Public Administration Maastricht Docente stabile di European Public Management SNAMAURO BELLESIADirigente Ragioneria e Servizi finanziari del Comune di Vicenza PubblicistaPIERFRANCESCO BERNACCHIPresidente della Fondazione Nazionale “Carlo Collodi”SALVIO BIANCARDIFunzionario del Comune di Verona Autore di pubblicazioni e docente in corsi di formazioneAGOSTINO BULTRINIAvvocato, Responsabile ANCI Dipartimento Politiche per il personale e Relazioni sindacali dei ComuniRENZO CALVIGIONIEsperto e docente ANUSCAALESSANDRO CECCHIAvvocato in FirenzeMARCO CESCONFunzionario apicale di E.Q. AOO BIMdigitalPA – Consorzio di Comuni B.I.M. Piave TrevisoPAOLA CINQUEFunzionario Esperto Amministrativo della Regione AbruzzoLUIGI COSCOAvvocato Segretario comunale emeritoGIUSEPPINA CRISTOFAROAvvocato Funzionario Ministero della SaluteMARIO D’ANTINOPresidente emerito della Corte dei conti Avvocato – Revisore legale – Arbitro CONSOBFRANCESCO DELFINOEsperto di finanza e contabilità pubblica Componente Commissione Arconet-MEFCESARE DI BATTISTAFunzionario del Comune dell’AquilaSTEFANIA DOTAVice Segretario Generale ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni ItalianiSIMONE FINIgià Dirigente amministrativo Direttore di struttura dipartimentale di Azienda sanitaria pubblicaDANIELE FORMICONIResponsabile ANCI Area Riforme Istituzionali, Piccoli Comuni, Montagna, Associazionismo, Status Amministratori localiFILIPPO FOTIgià Dirigente dei Servizi Sociali e Immigrazione dei Comuni di Firenze e PratoSTEFANIA GIAMPIETROAvvocato in Roma e LuganoEMILIO GIUGGIOLIResponsabile P.O. Servizio gestioni previdenziali e contabilità del personale – Comune di Siena – Formatore in materia previdenzialeROMANO MINARDIEsperto ANUSCAGIACOMO MURACAAvvocato in FirenzeGIULIO NARDISegretario generale del Comune di CarraraDANIELE NARDUCCIEsperto di promozione ed organizzazione turistica Direttore emerito della Fondazione Nazionale “Carlo Collodi”RICCARDO NARDUCCIDirettore della Guida Normativa per l’Amministrazione locale Dottore Commercialista – Revisore contabile – Consulente ANCIANDREA NATALIAvvocato Cassazionista in Montecatini Terme Mediatore professionista ex art. 18 DM 180/2010MASSIMO NUTINIgià Dirigente del Comune di Prato Consulente Commissione Scuola ANCIPAOLO PADOINgià Prefetto di Firenze – Presidente dell’Opera Medicea LaurenzianaLORENZO PAOLIArchitetto – Dirigente del Comune di Scandicci Consulente ANCIDANIELA PARADISIDirigente del Ministero dello Sviluppo Economico a r.FRANCO PELLICCIAvvocato Segretario generale provinciale emeritoDOMENICO PENNONEGiornalista professionistaALBERTO PONTIAvvocato in Triuggio (MB)ANTONIO RAGONESIResponsabile ANCI Area Relazioni Internazionali, Sicurezza, Legalità e Diritti Civili, Territorio e Infrastrutture, Ambiente e Protezione CivileALESSANDRO ROTADirigente del Servizio attività e rapporti istituzionali del Consiglio regionale del VenetoNEREO TESCAROLISegretario generale comunale emerito Consulente legaleSTEFANIA TESCAROLIAvvocato in RovigoLEILA TESSAROLOAvvocato Funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri Direttore della Rivista giuridica online “Diritto dei servizi pubblici”SILVIA VIVIANIArchitetto – Assessore all’Urbanistica del Comune di LivornoCHIARA ZAMBELLIAvvocato in VeneziaDAVIDE ZENTIDirigente ARTEA – Agenzia per le erogazioni in agricoltura – Regio

 

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