Piano triennale per l’informatica: indicazioni utili per la PA locale

Mediante un comunicato rilasciato nella giornata di ieri 20 luglio 2017 ANCI Lombardia rende noto che a compendio dell’articolo “Un piano triennale per l’informatica…finalmente” sull’impatto anche sugli Enti Locali del Piano triennale per l’informatica nella Pubblica amministrazione 2017-2019, si è deciso di raccogliere gli spunti più rilevanti, e in alcuni casi di stretta attualità per i tempi di attuazione, che sono tratti dal capitolo 12 indicazioni per le Pubbliche amministrazioni del Piano triennale e che riguardano maggiormente gli Enti Locali. Ecco la rassegna dei punti nodali in materia di Piano triennale per l’informatica.

Data center

Nel 2017 le pubbliche amministrazioni individuate da AgID contribuiscono alla realizzazione del censimento del patrimonio ICT in esercizio. Le PA che dispongono di infrastrutture adeguate possono candidarsi a ricoprire il ruolo di Polo strategico nazionale.
Le PA, che non vi abbiano già provveduto, realizzano i progetti di consolidamento e virtualizzazione dei propri data center o di migrazione verso SPC Cloud. In caso di mancato utilizzo della gara SPC – Cloud lotto 1 predisposta da Consip, forniscono le motivazioni ad AgID e ANAC.
Da febbraio 2018 le amministrazioni appartenenti al Gruppo B [Data center che non garantiscono requisiti minimi di affidabilità e sicurezza, ndr] dovranno consolidare i sistemi applicativi in uso presso gli attuali Data Center per migrare verso uno dei Poli strategici nazionali o migrare verso il Cloud della PA attraverso la gara SPC-Cloud.
Entro aprile 2018 le PA attuano le indicazioni definendo propri piani di razionalizzazione che, a richiesta, devono essere forniti ad Agid. La verifica delle azioni di razionalizzazione sono rilevate da AgID mediante il censimento annuale del patrimonio ICT della PA.

Connettività

Dal 2017 le Pubbliche amministrazioni adeguano la propria capacità di connessione per garantire il completo dispiegamento dei servizi/piattaforme strategici, adottando alternativamente:
• soluzioni di connettività basate sulla adesione ai Contratti quadro SPC, salvo i casi in cui le esigenze di banda e le caratteristiche trasmissive richieste non trovino potenziale soddisfacimento in tali ambiti contrattuali;
• i servizi resi disponibili nel territorio di proprio riferimento dalla Regione o altro ente pubblico locale che abbia già realizzato strutture di connessione territoriali conformi ai requisiti dettati da AgID e interconnesse con la rete SPC (principio della sussidiarietà).

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