Oggi i sindaci in piazza a Roma a chiedere rispetto per il proprio lavoro

Come segnalato su queste pagine negli scorsi giorni, oltre 600 sindaci scenderanno in piazza a Roma oggi, mercoledì 7 luglio, per condividere le proposte che l’ANCI intende presentare al Governo e al Parlamento al fine di modificare alcune norme che, ad oggi, rendono particolarmente difficile lo svolgimento delle attività di un sindaco, “alle prese con mille rischi e zero tutele”, con la conseguenza che il primo cittadino viene individuato come la figura istituzionale responsabile di qualsiasi cosa succeda all’interno del proprio Comune. Verrà dato spazio anche alle proposte di modifica di alcuni punti della Legge Severino e di eliminazione del vincolo di incandidabilità dei sindaci al Parlamento.
“Noi sindaci oggi chiediamo soprattutto rispetto. Non siamo più disposti a prenderci colpe che non ci appartengono. Saremo i primi a denunciare abusi e corruzione, ma siamo stanchi di diventare il capro espiatorio di ogni situazione possibile” spiega il presidente dell’Associazione dei Comuni, Antonio Decaro.
Oggi sarà consegnata simbolicamente ai rappresentanti del Governo e a tutti i membri del Parlamento una penna. “La famigerata arma del reato – spiega Decaro – con cui ogni giorno i sindaci firmano decine di atti, consapevoli che ognuno di questi può trasformarsi in un avviso di garanzia. Chiediamo di essere trattati dall’ordinamento giuridico nello stesso modo in cui vengono considerate le altre cariche elettive. Non chiediamo esclusività ma uguaglianza e pari dignità. Andremo avanti fino a quando non ci ascolteranno. Vogliamo e dobbiamo farlo per noi, per i nostri colleghi che hanno pagato o pagano ingiustamente, per le migliaia di sindaci assolti, cui nessuno ha mai chiesto scusa”.

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