Il documento relativo all’audizione ANCI
Ecco le dichiarazioni rilasciate nel corso dell’audizione dal numero uno ANCI Antonio Decaro: “L’ANCI ritiene che il comparto dei Comuni debba essere escluso da nuove spending review, anzi semmai sarebbe opportuno trovare ed erogare nuove risorse. Per fortuna il taglio diretto non c’è più da almeno due anni, cosa certamente positiva. Ma la situazione è ancora molto critica, per il 2017, per quanto riguarda gli squilibri di parte corrente”. Su questo, ha osservato ancora il presidente ANCI, “ha pesato la riduzione per le Città metropolitane del 37% della spesa corrente media”.
In ulteriore istanza, gli aggiornamenti sul 2016 “mostrano una situazione di stagnazione generale e un aumento delle difficoltà per le Città metropolitane maggiori e tutto ciò è negativo perché nella logica della Legge Delrio queste ultime avrebbero dovuto essere l’asse portante degli enti locali italiani: servono 80 milioni altrimenti non riusciranno a chiudere i bilanci”. “Tra l’altro – ha aggiunto il presidente ANCI – ho scoperto che i sindaci delle Città metropolitane non possono neanche protestare attraverso lo strumento delle dimissioni”.
Sul fronte dei costi per il personale di tutti i Comuni, Decaro ha spiegato che “la curva ha subito negli ultimi anni una pendenza incredibile rispetto ad altri capitoli di spesa, ma per fortuna questa pendenza si è un po’ ‘addolcita’, ma anche a fronte di ciò – ha sottolineato – chiedo di aumentare la soglia per le assunzioni dei Comuni più piccoli dal 75 al 100%”. Decaro è inoltre ritornato a sollecitare il governo a “spostare il termine per l’approvazione dei bilanci consuntivi, altrimenti si rischia di far arrivare commissari ad acta per la maggioranza dei Comuni italiani. L’obbligo temporale quindi – ha concluso – dovrebbe essere portato al 31 maggio”.
Consulta qui la sintesi degli interventi per le Province all’interno della Manovrina 2017.
Manovrina 2017: il punto di vista delle Regioni
Dinnanzi alle commissioni Bilancio di Camera e Senato si è presentata anche la Commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni, chiedendo un “Patto per la crescita pluriennale” da definire prima dell’apertura della sessione di bilancio 2018. Massimo Garavaglia, coordinatore della Commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni e Province autonome, ha ribadito inoltre quanto già illustrato nell’audizione sul Def ed ha affermato che è necessario un “incremento degli investimenti”, nonché interventi sul “Fondo sviluppo e coesione”, con un’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse.
“Sul fronte del patto per lo sviluppo “le cose nel tempo si sono attivate e abbiamo registrato dei miglioramenti – ha aggiunto l’amministratore lombardo – per esempio sugli investimenti a livello locale, sostituendo così la spesa cattiva con quella buona, vale a dire spesa corrente con investimenti. E naturalmente su questo aspetto il comparto delle Regioni si propone di spingere ancora su questa leva, il tutto continuando a fare squadra, visto che una quota delle risorse va poi a Comuni e Province”.
>> CONSULTA IL DOCUMENTO CONSEGNATO DALL’ANCI IN AUDIZIONE.
>> Qui disponibile la Nota di lettura del Servizio Studi Senato.
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