Le richieste delle Regioni al Governo: politiche sociali, mobilità e infrastrutture

In questo articolo andiamo ad analizzare nel dettaglio alcune delle proposte contenute nel dossier che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha inviato al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il documento reca il titolo “Proposte strategiche delle Regioni e delle Province autonome per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025”.

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Dopo una ricognizione generale sul Dossier (>> CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTIZIA) e l’approfondimento su Programmazione europea e fondo sviluppo e coesione, Crescita e Sviluppo (sviluppo sostenibile) (>> CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTIZIA) di seguito affronteremo i temi delle Politiche sociali, governo del territorio, mobilità e infrastrutture.

Politiche sociali

La Conferenza evidenzia la necessità di un incremento del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità: si chiede nello specifico che divenga strutturale e che lo stanziamento 2022 e 2023 sia riportato al valore dell’annualità 2021 pari a 100 milioni ad anno.

A ciò si aggiunge la necessità di estensione anche alle Regioni a statuto speciale del Fondo per il potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità; quindi la necessità di riportare i Fondi per il Dopo di Noi e per il caregiver familiare ad una dimensione pluriennale, quale condizione necessaria a sostenere i bisogni di consolidamento delle progettualità negli ambiti territoriali.

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Governo del territorio, mobilità e infrastrutture

Quando al trasporto pubblico locale, la Conferenza evidenzia la necessità di una copertura integrale dei mancati introiti tariffari 2021-2022 (gennaio-marzo) e di regolamentare o, in subordine, di fornire un parere sul tema dell’attribuzione del rischio. Sul fronte del caro-energia e carburanti, la Conferenza ritiene l’incremento del Fondo previsto nel DL Aiuti ter, (in totale 140 milioni di euro) assolutamente insufficiente, aggirandosi il reale fabbisogno del settore intorno alla cifra di circa 400 milioni di euro.
Ulteriori richieste riguardano il Tavolo di confronto permanente con MIMS-MEF sull’attuazione investimenti; la previsione per gli anni futuri una strategia congiunta che consenta, contemporaneamente, la tutela di tutte le parti sociali del segmento degli appalti sia pubblici che privati; la prosecuzione, anche per le annualità 2023 e 2024, della disciplina di cui all’art. 26 del DL n. 50/22, che ha previsto misure economiche temporanee e straordinarie per far fronte all’eccezionale aumento dei prezzi.

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