Le modifiche all’ordinamento professionale del personale: le priorità per gli Enti locali

di AMEDEO SCARSELLA

Il 4 agosto 2022 è stata sottoscritta in ARAN l’ipotesi di accordo del CCNL 2019-2021 relativo al comparto delle Funzioni Locali. L’ipotesi di contratto interviene in modo complessivo sulla disciplina del rapporto di lavoro del personale del comparto, sia sul piano normativo che economico.

Particolarmente rilevanti le innovazioni in materia di ordinamento professionale dei dipendenti degli Enti locali; in tale ambito:

a) è stata operata una revisione del sistema di classificazione del personale articolandolo in quattro aree che corrispondono a quattro differenti livelli di conoscenze, abilità e competenze professionali denominate, rispettivamente:

  • Area degli Operatori;
  • Area degli Operatori esperti;
  • Area degli Istruttori;
  • Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione

b) è stata prevista, nel rispetto di determinati presupposti, la possibilità per il personale di effettuare la progressione tra le aree, dettando disposizioni differenti per il periodo transitorio (fino al 2025) e per il periodo a regime;

c) è stato delineato un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali stipendiali” da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico, finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione;

d) è stata prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, aumentandone la rilevanza.

L’ipotesi di accordo ora dovrà essere sottoposta al controllo della Corte dei conti ed all’autorizzazione da parte del Consiglio dei ministri, prima di essere sottoscritta definitivamente e divenire efficace. È bene però che gli Enti comincino ad approfondire le novità introdotte dall’ipotesi di accordo, in quanto la sua approvazione comporterà importanti novità principalmente in ordine ai seguenti aspetti:

  • Gestione del rapporto di lavoro – Gli enti saranno chiamati a modificare il sistema dei profili professionali, che descrivono il contenuto professionale delle attribuzioni proprie dell’area, in quanto in relazione al proprio modello organizzativo, dovranno identificare i profili professionali e collocarli nelle corrispondenti aree nel rispetto delle relative declaratorie, di cui all’Allegato A dell’ipotesi di accordo (art. 12).
  • Programmazione del fabbisogno –Con riferimento all’adozione del Piano triennale dei fabbisogni di personale, si rammenta che, per effetto dell’art. 6 del DL 80/2021, esso è confluito nel Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) quale strumento unico di coordinamento che mette in correlazione la programmazione dei fabbisogni di risorse umane – espressa in termini di profili professionali e competenze – alla programmazione strategica dell’ente e alle strategie di valorizzazione del capitale umano” (così le linee di indirizzo per l’individuazione dei nuovi fabbisogni professionali da parte delle amministrazioni pubbliche, approvate con Decreto 22 luglio 2022 – GU Serie Generale n. 215 del 14-09-2022). Ebbene nella predisposizione del fabbisogno del personale particolare attenzione dovrà essere riservata alla nuova disciplina relativa alla progressione tra aree, dovendo essere quella la sede dove effettuare le scelte per avviare le procedure necessarie;
  • Contrattazione decentrata – Al fine di garantire la piena funzionalità dei servizi e la puntuale applicazione degli istituti contrattuali, la sessione negoziale decentrata “va avviata entro il primo quadrimestre dell’anno di riferimento, compatibilmente con i tempi di adozione degli strumenti di programmazione e di rendicontazione” (art. 8, comma 4). Occorre pertanto farsi trovare preparati sulle diverse materie rimesse al livello decentrato di contrattazione; tra tali materie un rilievo prioritario va assegnato alla definizione dei criteri e delle modalità per le attribuzioni dei “differenziali stipendiali”, che consentono le progressioni economiche all’interno delle aree (art. 14);

Con il presente numero di “Newsletter d’autore” inizieremo l’analisi delle disposizioni contenute nell’ipotesi di accordo relative all’ordinamento professionale, effettuando un primo focus sulla progressione tra aree, rimandando a successivi numeri gli approfondimenti relativi alla progressione economica nelle aree, alla definizione dei profili professionali e al personale di elevata qualificazione. Lo faremo con un podcast e con alcune FAQ.

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