La ricognizione sul personale delle partecipate pubbliche

È da poco scaduto il termine del 30 settembre entro il quale gli Enti locali hanno predisposto il piano straordinario di revisione delle loro partecipate e nuove scadenze si stanno profilando, anche se questa volta non sono in capo agli enti proprietari ma alle loro società partecipate.
Ci riferiamo al contenuto dell’art. 25(1) del d.lgs. 19 agosto 2016, n. 175 che prevedeva una ricognizione generale del personale in servizio presso le partecipate pubbliche da effettuarsi, sempre entro il 30 settembre, al fine di individuare possibili esuberi, anche alla luce del piano di razionalizzazione straordinario.
Il termine originariamente previsto nel testo dell’art. 25 del d.lgs. n. 175/2016 coincideva con la data ultima entro la quale andava impostato il piano di razionalizzazione, mentre per i successivi adempimenti si rinviava ad un decreto ministeriale. Pertanto si rende necessario completare l’iter procedurale fissando in maniera chiara i riferimenti temporali.
Su questa materia si è pronunciata la Conferenza Unificata nella seduta del 21 settembre, nel corso della quale  è stata sancita l’Intesa – come previsto dall’art. 8, comma 6, della l. 5 giugno 2003, n. 131 e ribadito dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 251/2016  ̶  sullo schema di decreto del Ministro del Lavoro.

Le prossime scadenze di rilievo (per le società partecipate)

Ma vediamo più da vicino i contenuti della bozza di decreto e le modalità attraverso le quali dovrà avvenire la ricognizione del personale in servizio presso le società a controllo pubblico. Sulla base di quanto previsto dall’art. 2 del decreto in corso di emanazione…

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