Il futuro delle Città metropolitane: la necessità di completare il processo di riforma

Le Città metropolitane “assomigliano ancora troppo alle Province”, e dunque “occorre una nuova norma che completi la riforma della Legge Delrio del 2014; credo che in questo ultimo frangente di legislatura il Governo Gentiloni possa affrontare quest’ultimo capitolo, cioè della riorganizzazione dell’assetto del territorio a livello locale a partire dalle Città metropolitane e poi dai territori esterni”. Lo ha affermato ieri oggi, nel corso di un incontro il sindaco di Firenze e coordinatore ANCI delle Città metropolitane Dario Nardella.

“Il percorso credo che sia abbastanza semplice  – ha illustrato – perché dopo il risultato del referendum del 4 di dicembre occorre una nuova norma che completa la riforma del 2014 della Legge Delrio dal punto di vista della delineazione del ruolo delle Città metropolitane; ancora oggi assomigliano ancora troppo alle vecchie province e non sono degli enti autonomi, diversi e nuovi a tutti gli effetti”. Nardella ha affermato di voler “rilanciare la proposta di fare delle Città metropolitane degli enti molto più snelli, che si limitano alla pianificazione strategica, al coordinamento della pianificazione territoriale, alla promozione economica del territorio metropolitano e ad una serie di funzioni di semplificazione e di coordinamento fra i vari Comuni che le costituiscono”.

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