ROMA – Accelerare la spesa, se necessario anche ritoccando procedure e governance. La Commissione europea va di nuovo in pressing sull’utilizzo dei fondi strutturali che vedono le Regioni meridionali, appartenenti all’Obiettivo “Co-nvergenza”, ancora in ritardo (si veda l’inchiesta del Sole 24 Ore del 5 aprile). L’affondo arriva alla vigilia degli incontri che il commissario alla politica regionale Johannes Hahn, insieme al ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, avrà con il governatore della Puglia Nichi Vendola, della Sicilia Raffaele Lombardo (entrambi gli appuntamenti sono in programma oggi) e con il presidente della Campania Stefano Caldoro (domani). Si discuterà delle regole per sveltire la spesa introdotte dal governo con il piano Sud. Bruxelles sottolinea di «appoggiare con convinzione» l’iniziativa italiana per «accelerare l’attuazione dei programmi strutturali nell’ambito della politica regionale della Ue, che il governo italiano ha concordato il 30 marzo scorso con le regioni interessate. Piano che mira anche a minimizzare le perdite di fondi ed agevolare la riprogrammazione». «Bisogna snellire le procedure – osserva la Commissione – velocizzare l’utilizzo dei finanziamenti Ue, evitando così di perdere denaro». Il ministro Fitto punta a un meccanismo che, al mancato rispetto di determinati target di spesa, sposta risorse assegnate a programmi regionali verso grandi progetti nazionali. Il dirottamento di risorse è proporzionale all’entità dello scostamento dall’obiettivo prefissato. Una piccola rivoluzione nella lunga e travagliata gestione dei fondi comunitari. Uno scossone che ha creato inevitabili malumori. Come accaduto per la gestione del Programma interregionale Attrattori culturali, naturali e turismo che può contare su una dotazione complessiva di 1.031 milioni a valere sui fondi Fesr e del relativo cofinanziamento nazionale ma fa registrare livelli di spesa ancora bassissimi. Per superare l’impasse e spendere risorse per poli museali e anche per interventi a Pompei, la soluzione di Fitto è trasferire l’autorità di gestione dalla Regione Campania direttamente al ministero per i rapporti con le Regioni. Un iter non semplicissimo né breve, ha fatto subito notare Giuseppe De Mita, vicepresidente della giunta campana, difendendo «il riconoscimento delle responsabilità assegnate alle Regioni nel processo di attuazione del Programma». Sarà probabilmente uno dei temi al centro della visita italiana del commissario Hahn.
Hahn alle Regioni: accelerare la spesa
Fondi Ue – Incontri con i governatori
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