Decreto enti locali in Gazzetta Ufficiale: tutte le misure

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 140 del 19 giugno 2015) il testo del decreto-legge 78/2015, il cosiddetto “decreto enti locali”, che contiene appunto disposizioni in materia di enti territoriali.
Le novità principali del decreto enti locali sono relative a:

  • mobilità del personale delle Province e Polizia provinciale;
  • allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno;
  • stanziamento di una dote aggiuntiva di 2 miliardi per il pagamento dei debiti della PA;
  • contributo di 530 milioni per il finanziamento del Fondo di compensazione Imu-Tasi;
  • stop all’aumento delle accise sui carburanti.

Personale

È tutto scritto nell’articolo 4: i Comuni potranno assumere il personale collocato in mobilità obbligatoria dalle Province, anche se non hanno rispettato il Patto di stabilità e i tempi medi dei pagamenti.
Il personale delle province che alla data del 31 dicembre 2014 si trova in posizione di comando o distacco presso altra pubblica amministrazione, è trasferito, previo consenso dell’interessato, presso l’amministrazione dove presta servizio, a condizione che ci sia capienza nella dotazione organica e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque ove risulti garantita la sostenibilità finanziaria a regime della relativa spesa.
L’articolo 5 è invece quello che si occupa del tanto contestato trasferimento dei lavoratori della polizia provinciale ai Comuni. Nello specifico, si prevede che il personale appartenente ai Corpi ed ai servizi di polizia provinciale di cui all’articolo 12 della legge 7 marzo 1986, n. 65, transiti nei ruoli degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale, anche in deroga ai vincoli di spesa del personale e delle assunzioni.
Patto di stabilità interno
Sono stati rideterminati gli obiettivi del patto di stabilità interno dei Comuni per gli anni 2015-2018, concedendo agli enti un maggiore contributo di 100 milioni di euro all’anno. La sanzione, rappresentata dalla riduzione delle risorse spettanti dal Fondo di solidarietà, si applica in misura pari al 20% dello sforamento, anziché pari al 100%.

Debiti PA

Due miliardi in più, per l’anno 2015, da destinare alle Regioni e alle Province autonome per far fronte al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2014. L’importo è ulteriormente incrementato dalle eventuali risorse disponibili e non utilizzate per il pagamento dei debiti degli enti del Servizio Sanitario nazionale. Per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili dei Comuni maturati al 31 dicembre 2014, vengono concessi altri 850 milioni.

Fondo compensazione Imu-Tasi

Attribuito ai Comuni un contributo di 530 milioni di euro per il 2015. Con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro il 10 luglio 2015, viene stabilita, secondo una metodologia adottata dalla Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali, la quota di contributo spettante a ciascun ente, tenendo conto dei gettiti di Imu e Tasi 2014.

Emilia Romagna zona franca

Nei territorio dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e nei Comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 viene istituita la zona franca che beneficia di consistenti agevolazioni fiscali.
Ne beneficeranno le imprese localizzate all’interno della zona franca che rientrano nella definizione di ‘microimprese’ e hanno avuto un reddito lordo 2014 inferiore a 80.000 euro e un numero di addetti non superiore a 5 unità.
Le agevolazioni, concesse per i periodi di imposta 2015 e 2016, consistono nell’esenzione dalle imposte sui redditi (fino a 100.000 euro di reddito) e dall’Irap (fino a 300.000 euro) delle attività prodotte nelle ZFU (zone franche urbane) e dall’Imu per gli immobili siti nella zona franca.

Accise sulla benzina

Il decreto Enti Locali contiene infine una norma che impedisce nel 2015 l’aumento delle accise sulla benzina previsto dalla legge di stabilità 2015 in caso di mancata autorizzazione da parte della Ue del meccanismo del reverse charge dell’Iva nel settore della grande distribuzione.

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