Compensazioni, salta l’aumento del tetto

Fonte: Il Sole 24 Ore

Dopo un lungo confronto tra ministero dello Sviluppo economico e ministero dell’Economia, dall’ultima versione del decreto sulla crescita è scomparsa la norma sull’aumento del limite alle compensazioni dei crediti Iva. All’articolo 10 trovano posto ora le «misure urgenti per la trasparenza nei rapporti economici fra Pa, imprese e cittadini». Si lavorerà ancora nelle prossime ore, in vista del consiglio dei ministri di domani (o più probabilmente di venerdì), alla riformulazione richiesta dalla Ragioneria dello Stato degli articoli sugli strumenti di finanziamento per le Pmi e sulla riforma della legge fallimentare. Ancora aperta, inoltre, la partita del credito di imposta per la ricerca sotto forma di bonus per le nuove assunzioni di personale qualificato. Si va sostanzialmente verso un decreto a costo zero, mentre a fine giugno-inizio luglio, a spending review realizzata, potrebbe arrivare un decreto bis. Più definito il decreto infrastrutture, che pure dovrebbe arrivare al Cdm di domani con l’aumento al 50% del bonus Irpef sulle ristrutturazioni edilizie e l’introduzione di project bond.
Compensazioni Iva e Pa
L’idea iniziale di elevare (a 700mila euro nella versione precedente) il tetto di 500mila euro delle compensazioni dei crediti Iva, al momento, sembra sfumata. Stesso destino per lo spostamento dei versamenti dei soggetti Iva da mensili a trimestrali. Spunta, come detto, la norma per la trasparenza dei pagamenti della Pa oltre i mille euro. Dovranno essere pubblicati su internet sia i sussidi erogati alle imprese sia consulenze e compensi corrisposti a professionisti e imprese per forniture, servizi e incarichi.
Incentivi
Il nuovo Fondo per la crescita sostenibile assorbirà le somme non restituite o non erogate a seguito dei provvedimenti di revoca e di rideterminazione delle agevolazioni concesse ai sensi delle norme abrogate (sono 43 nell’allegato). La novità è però l’intervento, richiesto dal Tesoro, previsto al comma 10 dell’articolo 1: la clausola salva-Sud. Le risorse del Fondo rinvenienti da capitoli di bilancio relativi ad aiuti per le aree sottoutilizzate dovranno essere impiegate secondo il vincolo di destinazione 85% Mezzogiorno e 15% Centro-Nord. In tema di finanziamenti agevolati, può essere disposta, per una sola volta, una sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate.
Versione light per il credito di imposta per la ricerca. La misura si riduce a un bonus per le nuove assunzioni di personale qualificato in possesso di laurea magistrale a carattere tecnico o scientifico o dottorato in ambito tecnico o scientifico, a tempo indeterminato o a tempo determinato tramite contratto di apprendistato. Il beneficio fiscale è del 100%, con credito d’imposta massimo a 300mila euro. Il diritto decade se i posti di lavoro creati non sono conservati per un minimo di tre anni (due anni nel caso delle Pmi). Inoltre, sarebbe allo studio un meccanismo di blocco automatico del bonus (il cosiddetto “rubinetto”) in caso di esaurimento delle risorse disponibili.
Finanziamenti Pmi
È in fase di riformulazione l’articolo che istituisce nuovi strumenti di debito per le Pmi (si veda Il Sole-24 Ore del 29 maggio). Per le società di capitale finora escluse (in particolare piccole aziende) sarà possibile l’emissione di titoli per la raccolta di risorse sul mercato dei capitali, monetario e finanziario. L’emissione deve essere assistita da uno “sponsor” (banche, imprese di investimento, Sgr, Sicav eccetera).
La Ragioneria ha chiesto correzioni anche per la riforma della legge fallimentare che, tra l’altro, prevede la reclusione da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro per il professionista che espone informazioni false nelle attestazioni o relazioni oppure omette di riferire informazioni rilevanti. Confermato il pacchetto giustizia per ridurre la durata dei processi civili, a partire dal filtro di ammissibilità sugli appelli. Restano nel Dl il capo sul rafforzamento del settore energetico con procedure rapide per le infrastrutture e l’accelerazione della riforma dei servizi pubblici locali. C’è invece parere contrario del Tesoro sul Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.

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