Ancora una proroga per l’accatastamento dei fabbricati rurali. Slitta dal 31 marzo al 30 giugno 2012 il termine per la presentazione delle domande di variazione catastale all’Agenzia del territorio. Le istanze sono finalizzate al godimento delle agevolazioni fiscali per i caseggiati rurali. Lo prevede un emendamento approvato in commissione bilancio alla camera al ddl di conversione del dl Milleproroghe (dl 216/2011). Segnatamente all’articolo 29, comma otto. Il termine originario per l’accatastamento nelle categorie A6 (abitazioni rurali) e D10 (fabbricati strumentali) era inizialmente fissato al 31 settembre 2011. Il Milleproroghe ha concesso il rinvio della scadenza al 31 marzo 2012. L’emendamento a fine giugno. Stime dell’ufficio studi Confagricoltura, a fine dicembre, rilevavano quasi quattro milioni di fabbricati rurali, di cui 1.100.000 abitazioni occupate, 350 mila case non occupate, 1.100.000 stalle e ricoveri per animali, 1.380.000 fabbricati adibiti a vari usi (tra cui 950 mila a depositi di macchine e attrezzi). La norma del Milleproroghe fa salvo il classamento originario degli immobili rurali a uso abitativo. Ma alle variazioni catastali sono comunque interessati i titolari di immobili a uso strumentale, che intendono incassare l’inquadramento catastale nella categoria D10. Per costoro con l’Imu, nel 2012, non sarà più prevista l’esenzione, ma un trattamento agevolato con applicazione dell’aliquota del 2 per mille. Che i comuni potranno ridurre all’1. Comunque sia, il 14 settembre 2011, un decreto del ministro dell’economia pubblicato in G.U. n. 220/2011, dando attuazione all’art. 7, commi 2-bis e seguenti del dl sviluppo (70/2011), ha fissato le modalità procedurali per la presentazione delle domande di variazione catastale all’Agenzia del territorio al fine di ottenere i benefici fiscali sui fabbricati rurali.
Catasto, slitta a fine giugno il termine per le case rurali
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