La valutazione relativa ai progressi realizzati nell’ambito del piano d’azione della Commissione per la biodiversità conferma che l’Ue non ha ancora raggiunto gli obiettivi prefissati ed ancora gravi incombono le minacce alla perdita di biodiversità determinate dalle eccessive pressioni esercitate sull’ambiente, in particolare in termini di cambiamento di destinazione d’uso dei terreni, inquinamento, specie invasive e mutamenti climatici. La relazione della Commissione rileva anche progressi per quanto riguarda la realizzazione di azioni mirate destinate ad invertire il declino delle specie e degli habitat in pericolo. È stata notevolmente ampliata la rete Natura 2000, ed il campo di applicazione del finanziamento LIFE+ è stato esteso per includervi problematiche più ampie connesse alla biodiversità e per sostenere l’attuazione del piano d’azione per la biodiversità dell’UE. Una nuova strategia per l’ambiente marino ha dato impulso ad interventi di tutela degli ecosistemi marini e di acqua dolce. Il piano d’azione ha contribuito a una migliore comprensione dei fattori che sono all’origine della perdita di biodiversità, della correlazione tra biodiversità ed altre attività settoriali e del ruolo cruciale svolto dagli ecosistemi nell’attenuare i cambiamenti climatici e favorire l’adeguamento a tale fenomeno. I risultati di tali analisi saranno fondamentali per i futuri interventi volti ad arginare la perdita di biodiversità e per conseguire il nuovo obiettivo che l’UE si è data nel mese di marzo: porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nell’UE entro il 2020, ripristinarli nei limiti del possibile ed intensificare il contributo dell’UE per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale.
Biodiversità: obiettivo non raggiunto malgrado i progressi
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