ANAC: le regole per le donazioni ai musei archeologici

Focus sul parere ANAC datato 9 luglio 2025

24 Luglio 2025
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Le condizioni essenziali per cui un museo archeologico possa ricevere donazioni è che queste non sia finalizzata, direttamente o indirettamente, a far ottenere vantaggi economici al donante, che siano conformi all’interesse pubblico perseguito e che producano un arricchimento del patrimonio effettivo del beneficiario pubblico. A chiarirlo è il recente parere ANAC approvato dal Consiglio dell’Autorità del 9 luglio 2025 in risposta a una richiesta di precisazione da parte di un Museo archeologico.

Indice

I requisiti della donazione

Ricapitolando:

  • Interesse non patrimoniale del donante;
  • Conformità all’interesse pubblico;
  • Incremento del patrimonio dell’amministrazione.

ANAC risponde

Alcuni quesiti con le relative risposte:

Che tipo di interesse deve avere il donante?

“La sussistenza di un interesse necessariamente non patrimoniale del donante giustifica la sottrazione degli atti di liberalità alle regole dell’evidenza pubblica, consentendo di escludere a priori la creazione, attraverso tale operazione, di un’occasione di guadagno. Fuoriescono dalla categoria degli atti animati da spirito di liberalità, invece, i contratti gratuiti”.

Come prevenire i rischi di corruzione?

“Come tutti i processi e le attività svolte dall’amministrazione, le donazioni devono essere analizzate sotto il profilo dei rischi corruttivi che possano eventualmente annidarsi in tali dinamiche, al fine di individuare idonee misure di prevenzione. Particolare attenzione occorre prestare all’assenza di qualsiasi interesse economico del donante, onde evitare che attraverso lo schema contrattuale della liberalità un soggetto privato possa eludere la disciplina dell’evidenza pubblica e conseguire un profitto. È necessario, pertanto, che l’Ente, prima di procedere all’accettazione, verifichi la sussistenza di tutti gli elementi essenziali della liberalità”.
ANAC sottolinea che l’Amministrazione può dotarsi di alcune misure volte alla prevenzione, tra queste sono consigliate:

  • Adozione di un regolamento che disciplini gli aspetti attuativi dell’acquisizione di beni;
  • Una disciplina delle prestazioni senza esborso di somme di denaro;
  • Integrare la sezione “Amministrazione trasparente” con la pubblicazione dei requisiti di ammissibilità della donazione, eventuali profili di conflitto d’interesse e relative misure di prevenzione;
  • Sottoscrizione di atti convenzionali ispirati a trasparenza e parità di trattamento con gli operatori economici che effettuano donazioni;
  • Elaborazione di un prospetto riassuntivo delle liberalità ricevute da pubblicare su base semestrale/annuale sul sito istituzionale dell’Ente;
  • Pubblicazione degli avvisi/inviti con cui l’Amministrazione manifesta l’esigenza di acquisire beni o prestazioni da parte del privato;
  • Implementazione dei presidi anticorruttivi prevedendo termini di standstill e il rilascio di un’apposita dichiarazione con cui si attesta la provenienza del denaro donato;
  • Pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente” dell’avviso di ricezione di una proposta di donazione.

>> PER APPROFONDIRE:
IL COMUNICATO DELL’ANAC;
IL PARARE INTEGRALE.

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