L’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi (United Nations Office for Disaster Risk Reduction – UNISDR) ha esortato i governi locali europei ad aderire alla sua campagna a livello mondiale per la prevenzione delle catastrofi. Lanciata nel 2010, l’iniziativa dell’UNISDR Making Cities Resilient – My City is Getting Ready! (“Creare città resilienti: la mia città si sta preparando!”) riflette sui metodi più efficaci per sviluppare la resilienza alle catastrofi naturali a livello locale grazie alla collaborazione con i governi locali e alla valutazione dei rischi urbani. L’UNISDR invita le amministrazioni locali ad unirsi alle quasi 1 500 città già impegnate nella campagna, offrendo loro la possibilità di condividere esperienze e buone pratiche e, al tempo stesso, di contribuire all’elaborazione di un Quadro post 2015 (Hyogo Framework for Action 2 = quadro d’azione di Hyogo) per la riduzione del rischio di catastrofi.
La campagna è stata avviata in risposta alla minaccia rappresentata dalle catastrofi per le città e le comunità locali. Oggi il 72 % dei cittadini europei vive nelle città e oltre la metà della popolazione mondiale risiede in aree urbane. L’ONU sottolinea che le conseguenze delle catastrofi possono essere devastanti non solo sul piano ambientale e sociale – nell’ultimo triennio si sono registrate nel mondo perdite superiori a 100 miliardi di dollari a causa del fortissimo aumento dell’esposizione degli attivi industriali e della proprietà privata ad eventi catastrofici estremi.
Le Nazioni Unite puntano ad ottenere un diffuso sostegno dei governi locali allo sviluppo della resilienza alle catastrofi, e incoraggiano le amministrazioni locali a fornire aiuto alle città per la creazione di capacità a livello locale. Paola Albrito, capo dell’Ufficio regionale dell’UNISDR per l’Europa, ha dichiarato: “Un forte impegno nei territori è essenziale per lo sviluppo della resilienza alle catastrofi. La nostra campagna funziona come una piattaforma per lo scambio degli insegnamenti ricavati dalle esperienze e delle buone pratiche a livello locale”.
Nel periodo 2012-2015 la campagna dell’ONU offrirà un sostegno all’attuazione, oltre a provvedere all’apprendimento reciproco e alla cooperazione tra amministrazioni municipali, alla programmazione delle iniziative locali e al monitoraggio dei progressi realizzati nelle città. Le Nazioni Unite si impegnano inoltre a definire obiettivi globali applicabili a tutte le città, cercando anche di coinvolgere il settore privato affinché contribuisca allo sviluppo di “standard industriali” e soluzioni innovative in materia di riduzione dei rischi.
Già 1 473 città di ogni angolo del pianeta hanno aderito alla campagna, di cui 427 in Europa; tra le adesioni più recenti quelle di Barcellona (Spagna), Casarza Ligure (Italia), Malmö (Svezia) e Nievroz (Francia).
La campagna propone alle autorità locali una “lista di controllo” in dieci punti che può essere di aiuto per rafforzare la loro resilienza alle catastrofi. I Dieci punti essenziali per la resilienza delle città derivano dalle cinque priorità stabilite dal Quadro d’azione di Hyogo 2005-2015: sviluppare la resilienza di nazioni e comunità di fronte alle catastrofi, un piano decennale inteso a rendere il pianeta più sicuro rispetto alle calamità naturali. L’elaborazione del Quadro d’azione di Hyogo è il risultato di un accordo raggiunto nel 2005 tra i numerosi attori necessari per la riduzione del rischio di catastrofi – governi, agenzie internazionali, esperti del settore e molti altri ancora –, i quali hanno così aderito ad un sistema comune di coordinamento.
Tra gli altri strumenti in questo campo a disposizione degli enti locali e regionali, citiamo:
- un Manuale per dirigenti dei governi locali: offre un quadro per la riduzione dei rischi e una serie di esempi di buone pratiche già attuate in varie città; esamina i vantaggi derivanti dallo sviluppo della resilienza alle catastrofi, il tipo di strategie e azioni necessarie e i metodi per metterla in atto;
- uno Strumento di autovalutazione per i governi locali (Local Government Self-Assessment Tool – LGSAT): consente alle città di elaborare degli scenari di riferimento, nonché di individuare delle carenze sotto il profilo della pianificazione e degli investimenti in materia di riduzione dei rischi e adattamento ai cambiamenti climatici;
- Creare città resilienti: Sintesi per i responsabili politici: una “fotografia” globale sui modi in cui i governi locali possono ridurre i rischi di catastrofi;
- Creare città resilienti: Relazione 2012: illustra attività di sviluppo della resilienza nei territori e descrive le linee di forza di percezioni e approcci dei governi locali alla problematica della riduzione dei rischi di catastrofi.
(Fonte: Committee of the Regions)
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento