La delega fiscale del Governo crea una cornice per miglioramenti significativi nella ridefinizione e nellattuazione del sistema fiscale italiano. È il giudizio espresso del Fondo monetario internazionale nel rapporto fatto al termine di una missione tecnica chiesta dallEsecutivo al Dipartimento Affari Fiscali (Fiscal Affairs Department) ed effettuata nel mese di luglio. Il provvedimento, sottolinea lFmi, copre unampia e diversificata serie di questioni fiscali, alcune più importanti di altre ma tutte con obiettivi coerenti e con un potenziale per il miglioramento.
Tre gruppi di misure, spiega il Fondo, rappresentano elementi cruciali di rafforzamento per il sistema fiscale: avvicinare i valori catastali degli immobili ai valori di mercato, stabilire una maggiore certezza e trasparenza nei rapporti tra contribuenti e autorità fiscali, affrontare le distorsioni create dal diverso trattamento fiscale previsto per le società.
Tuttavia, sottolinea il Fondo monetario, la delega fiscale del Governo non affronta alcune delle debolezze più profonde del sistema fiscale italiano, anche se non era atteso che lo facesse. Il provvedimento, secondo lFmi, è silente, per esempio, sullalto carico fiscale che grava sul lavoro (nel 2011 lItalia era sesta tra i paesi Ocse per il peso fiscale più alto sui redditi da lavoro) e sulla ristretta base imponibile dellIva.
Risolvere – sottolinea lFmi – tutte le sfide del sistema fiscale italiano in tempi straordinariamente difficili come quelli attuali sarebbe altamente ambizioso. Invece, la delega fiscale si concentra su una serie di misure sulle quali sembra esserci sia un significativo grado di consenso sia la possibilità di un miglioramento concreto.
Le dichiarazioni del Sottosegretario allEconomia Ceriani
Ieri, durante la presentazione alla stampa del rapporto dellFmi sulla delega fiscale, il sottosegretario allEconomia Vieri Ceriani ha dichiarato che il Governo tecnico avrà il compito storico di far partire la riforma del catasto. La prima volta che ho sentito parlare della necessità di una riforma era 20 anni fa. Cè un problema di distorsioni di base e certamente il Governo varerà anche il decreto delegato. Poi toccherà ai territori e ci vorranno 3 o 4 anni per completare la riforma.
Ha inoltre aggiunto che la norma varata ad agosto, che prevede un fondo per il calo delle tasse da alimentare con il monitoraggio della lotta allevasione, agirà dal 2013 e quindi con eventuali provvedimenti dal 2014, si vedrà con il prossimo governo.
Non cé lopzione di rivedere lImu in quanto tale, in quanto imposta ha aggiunto il sottosegretario – ma sarà rivista la questione della ripartizione del gettito tra comuni e Stato. LImu sarà più comunale con la legge di stabilità o in ogni caso entro la fine dellanno.
Il sottosegretario ha infine risposto, a chi chiedeva come è andata lautotassazione di luglio-agosto che, Il gettito fiscale non sta andando male, sta tenendo abbastanza in periodo di recessione, se da una parte cè stato un calo per quanto riguarda lIva sui beni durevoli, dallaltra parte è cresciuta lIva sui servizi alle persone e sul commercio al dettaglio e si va quindi nella direzione di una compensazione.
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