Verso la Legge di Bilancio 2026: taglio IRPEF e nuovi fondi per le famiglie

Presentato in Cdm il Documento programmatico di bilancio (DPB 2026): tra i punti di rilievo anche revisione ISEE e fondi aggiuntivi alla sanità

16 Ottobre 2025
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In occasione della riunione del 14 ottobre a Palazzo Chigi, il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha illustrato il Documento programmatico di bilancio (DPB) che, come di consueto previsto dalla normativa, sarà trasmesso a Parlamento e Commissione europea. Il Ministro ha inoltre anticipato i contenuti principali del disegno di Legge di Bilancio per il triennio 2026-2028, che sarà all’ordine del giorno di un prossimo Consiglio dei ministri. Il DPB prevede interventi per una somma di circa 18 miliardi di euro annui.
L’impegno del Governo” dichiara Giorgetti, “è proseguire da un lato nell’azione di sostegno del potere di acquisto delle famigliedelle imprese e per il sociale, dall’altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica”.

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Fisco: adeguare tasse, costi di vita e potere d’acquisto

Prima prerogativa in materia fiscale è la riduzione della tassazione sui redditi di lavoro che, coerentemente al Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 e confermato nel Documento programmatico di finanza pubblica 2025 proseguirà nell’iter designato dalla legislatura vigente. L’obiettivo è quello di bilanciare salari e costi di vita attraverso uno stanziamento per il 2026 di circa 2 miliardi, così da consentire alle persone un potere d’acquisto reale e dignitoso. La tassazione verrà ridotta con un particolare focus sulla seconda aliquota IRPEF: dall’attuale 35% passerà al 33%, producendo uno stanziamento di circa 9 miliardi di euro nel triennio. Per quanto riguarda le detrazioni delle spese sostenute per gli interventi edilizi, saranno gestite con le stesse condizioni dell’anno vigente.

Imprese: un focus particolare alle ZES e ZLS

In materia di imprese, il DPB conferma l’attenzione prioritaria alla competitività del sistema produttivo e dell’innovazione stimolando gli investimenti in beni materiali. L’asse portante è rappresentato dalla possibilità di favorire l’acquisto di nuovi beni strumentali: è prevista una maggiorazione del costo di acquisizione rilevante ai fini dell’ammortamento, con un impatto finanziario stimato in 4 miliardi di euro. A supporto della coesione territoriale, il ministero vuole rinnovare l’impegno per le aree di sviluppo strategico, prorogando e rifinanziando il credito d’imposta per le imprese che investono nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e introducendo uno stanziamento di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028 per le Zone Logistiche Semplificate (ZLS). Cruciale per la pianificazione aziendale è anche la proroga al 31 dicembre 2026 della sterilizzazione della plastic e della sugar tax.
Viene anche garantita la continuità operativa con il rifinanziamento della misura agevolativa “Nuova Sabatini”, incentivo statale per facilitare l’accesso al credito e incentivare la modernizzazione del sistema produttivo italiano, è rivolto principalmente a micro, piccole e medie imprese (PMI) che vogliono investire nell’acquisto o nel leasing di beni strumentali nuovi.

Famiglie e politiche sociali: rivisto il calcolo ISEE e l’aspettativa di vita per la pensione

Nella significativa e urgente sfera delle politiche sociali e famigliari, Giorgetti si dice pronto a rinnovare l’impegno finanziario per il sostegno alle Famiglie e il contrasto alla povertà, stanziando circa 3,5 miliardi di euro nell’arco del triennio. Risorse indirizzate non solo al rifinanziamento delle misure esistenti ma volte a un ulteriore intervento strutturale sulla disciplina di accesso alle prestazioni.
Punto chiave è la prevista revisione del calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE): l’intervento si concentrerà specificamente sul valore della casa di abitazione e sulle scale di equivalenza, al fine di rendere il calcolo più equo e mirato, con effetti finanziari stimati in quasi 500 milioni di euro annui. Questa rimodulazione è fondamentale per i cittadini, i professionisti (patronati e CAF) e la Pubblica Amministrazione, poiché definisce chi e come potrà beneficiare delle agevolazioni sociali. Infine, il documento anticipa che la Manovra di Bilancio definirà anche le iniziative in materia pensionistica, con particolare riguardo alle modifiche collegate all’aspettativa di vita, un elemento da tenere in considerazione per un calcolo adeguato.

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Sanità: la crisi del sistema pubblico

Ostico argomento millantato da tutti in pompose cifre che puntualmente si rivelano insufficienti: la sanità italiana affronta una crisi sempre più problematica. Ai rifinanziamenti previsti dalla Legge di Bilancio dello scorso anno, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono ulteriori 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.

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