Utilizzo di spazi culturali per lo svolgimento di attività senza fini di lucro

Per poter usufruire di spazi culturali destinati ad attività senza fini di lucro è necessaria la messa a disposizione di beni pubblici volti all’utilizzo per attività da parte dei privati. Quest’ultime non avvengono tanto con una finalità di sponsorizzazione per acquisire risorse, quanto per incentivare la frequenza in ambienti che risultano la proiezione di una molteplicità di valori.

L’importanza dei beni culturali

I beni culturali sono una risorsa sia materiale che immateriale, dove le tradizioni, la storia e le civiltà hanno insegnato e segnato le radici di uno sviluppo, sin dall’antichità che dal rinascimento, offrendo la dimostrazione del benessere (prosperità) di una Comunità e dei valori del “buon governo”. Ne consegue che utilizzare questi territori, o giacimenti culturali, assolve una funzione elettiva che innalza lo spirito e la dimensione sociale dell’appartenenza ad un luogo (al c.d. vissuto), oltre che offrire un’occasione di valorizzazione, diversamente i beni dovrebbero essere dismessi.

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Naturalmente qualora si volesse consegnare in via temporanea, con le dovute cautele e assicurazioni, locali per un utilizzo privato volti all’organizzazione di eventi, quest’azione può costituire un mezzo per assolvere più interessi pubblici. Da una parte sussiste il fine della promozione della cultura e dell’arte, mentre dall’altra parte, consente di aumentare le entrate a bilancio, assecondando le esigenze dei privati di accesso a beni altrimenti non disponibili.

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