Esse prevedono un impegno finanziario di un miliardo di euro nel 2017 e 1,5 miliardi dal 2018, finalizzati a percorsi di attivazione sociale e lavorativa dei beneficiari.
Il SIA consente a una parte delle famiglie in povertà di poter beneficiare di un sussidio economico, elargito per un anno, insieme a un progetto personalizzato di inserimento sociale e lavorativo per i componenti del nucleo familiare. Le linee guida per la predisposizione e l’attuazione della presa in carico del SIA sono state approvate in sede di Conferenza unificata lo scorso mese di febbraio e prevedono per i Comuni e gli ambiti territoriali funzioni di grande complessità, fondamentali per il buon esito della misura. Un elemento centrale per le politiche di contrasto alla povertà è rappresentato dal potenziamento e dalla qualificazione dei servizi, soprattutto a livello comunale e di ambito. Allo scopo, è previsto un finanziamento con risorse del primo programma operativo nazionale per l’inclusione sociale (Pon inclusione), cofinanziato dal fondo sociale europeo. Si tratta di oltre un miliardo di euro, da assegnare a Comuni e ambiti, mediante “Avvisi non competitivi” definiti dall’autorità di gestione in collaborazione con le Regioni, che potranno aggiungere risorse proprie, utilizzando i programmi operativi regionali (POR).
>> Consulta il documento di approfondimento redatto da Legautonomie intitolato “La lotta contro la povertà in Italia”.
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