Si inizia da 7mila led per trasformare Aosta in una “smart city”

Fonte: La Stampa

Il cuore di Aosta è punteggiato di architettura e arte. Dall’epoca antica a quella romana, dal Medioevo all’Ottocento, monumenti e opere d’arte non sempre si presentano al meglio, soprattutto di notte. Anche per questo Aosta vuole diventare una città intelligente. In una parola: «smart». Ridando luce al suo passato, sostituendo 6 mila lampioni e lampade stradali con più efficienti led, cambiando le lampadine energivore negli uffici pubblici e nelle scuole. Con una ciliegina sulla torta: far diventare i chilometri di rete elettrica, al servizio di pali della luce e cabine elettriche, una grande rete dati, per aumentare i punti del wifi in città, posare pannelli per indirizzare le auto nel traffico verso i parcheggi, segnalare appuntamenti o manifestazioni.

L’idea è di due anni fa: nel programma di governo la giunta di centrosinistra aveva inserito i punti base per trasformare una città buia e con alcuni quartieri in cui il problema della sicurezza è molto sentito in un capoluogo più illuminato, risparmioso, ecologico e sicuro. Ieri l’esecutivo comunale ha scelto come farlo: una collaborazione tra pubblico e privati, che faranno di tasca loro l’investimento e avranno un introito per alcuni anni grazie ai risparmi ottenuti. Si parla di cifre che oggi il Comune, in difficoltà finanziarie, non può permettersi: oltre 3 milioni di euro, forse più…

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