Correttivo dirigenza sanitaria
Con riferimento al correttivo sulla dirigenza sanitaria il Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Madia, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, in materia di dirigenza sanitaria anche a seguito della sentenza n. 251 del 2016 della Corte Costituzionale.
Il provvedimento interviene sul decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, che disciplina il conferimento degli incarichi di direttore generale, di direttore amministrativo e di direttore sanitario, nonché, di direttore dei servizi socio-sanitari, ove previsto dalla legislazione regionale. Nello specifico, si conferma l’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale, stabilendo i principi fondamentali e uniformi validi ai fini dell’attribuzione del punteggio da parte della Commissione.
Rottamazione cartelle esattoriali: la proroga
L’altro provvedimento di rilievo passato al vaglio del Cdm è appunto quello concernente la proroga di termini relativi alla definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione (trattasi di decreto legge).
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, ha approvato il decreto legge che proroga i termini relativi alla disciplina della definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016, contenuto nell’articolo 6 del decreto legge n. 193/2016.
Nello specifico, si proroga dal 31 marzo al 21 aprile 2017 il termine entro il quale i debitori potranno presentare la dichiarazione prevista, allo scopo di favorire ulteriormente l’adesione dei cittadini interessati all’istituto definitorio.
>> CONSULTA IL COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO IN MERITO AL CONSIGLIO DEI MINISTRI n. 20.
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