Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha pubblicato nel mese di marzo 2020 la circolare n. 1 con lo scopo di evidenziare che l’obbligo per la PA di adottare misure organizzative finalizzate a consentire il ‘lavoro agile’ (il cosiddetto smart working) ai propri dipendenti è ormai a regime ed ha superato la fase. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali definisce “lo Smart Working (o Lavoro Agile) una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e di lavoro.
Rivoluzione smart working nella PA
L’emergenza sanitaria di questi giorni ci impone una doverosa riflessione sull’importanza dello smart working (Lavoro agile)
Maggioli.itIl ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha pubblicato nel mese di marzo 2020 la circolare n. 1 con lo scopo di evidenziare che l’obbligo per la PA di adottare misure organizzative finalizzate a consentire il ‘lavoro agile’ (il cosiddetto smart working) ai propri dipendenti è ormai a regime ed ha superato la fase. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali definisce “lo Smart Working (o Lavoro Agile) una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e di lavoro.
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