Politiche comunitarie: Anci, i comuni esclusi da concertazione istituzionale su revisione politiche di coesione

“Maggiore coinvolgimento del sistema degli enti locali nella predisposizione dei documenti di posizione dell’Italia sulle future politiche di coesione”. È quanto ha rivendicato Micaela Fanelli, delegata Anci per le politiche comunitarie, nel suo intervento al V Forum Europeo sulla Coesione in corso di svolgimento a Bruxelles.
“Le rappresentanze del sistema degli enti locali – ha rilevato – non sono stato coinvolte ne’ in occasione della predisposizione del documento di posizione dell’Italia sulla futura politica di coesione, né in sede di predisposizione del “Programma Nazionale di Riforma”, documento di coordinamento degli interventi delle politiche nazionali con gli obiettivi delle politiche di coesione e della Strategia Europa 2020. Ne risultano documenti carenti proprio sul fronte delle proposte per il rafforzamento sostanziale degli strumenti di governance multilivello e su quello del riconoscimento del ruolo che città ed aree urbane nello sviluppo delle strategie di coesione europea”.
“In cima alle preoccupazione delle autorità nazionali italiane – ha aggiunto Fanelli- dovrebbero esserci il superamento dell’adesione solo formale al principio di governance multivello ed il riconoscimento a città e aree urbane del loro ‘legittimo’ ruolo (anche in attuazione del nostro dettato costituzionale), per garantire alle politiche regionali di sviluppo i risultati di impatto attesi sul territorio”.
“Non bisogna dimenticare poi – sottolinea – l’importanza della misurabilità delle politiche urbane al fine di verificare gli avanzamenti ed impostare sanzioni e premi per il raggiungimento dei target individuati, così da stimolare l’avanzamento qualitativo e quantitativo della spesa. Senza tralasciare però i fattori esterni che a volte ne condizionano l’efficacia. Penso, per esempio, ai vincoli del Patto di stabilità. Tutte le impostazioni future devono pertanto tenere conto e coordinarsi con le altre politiche pubbliche europee e nazionali, eliminando le conflittualità.
“Per questo diamo la piena disponibilità dell’Anci, dei comuni e delle città italiane a rafforzare il disegno strategico della coesione a livello nazionale ed europeo e offriremo tutta la nostra collaborazione affinché – conclude Fanelli – anche attraverso questa politica, l’Europa riesca a superare la grave crisi che la sta attraversando”.

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