Padoan, 80 euro strutturali. Nessuna manovra in arrivo

“Semplicemente” nessuna manovra in arrivo. Certo, la ripresa tarda ad arrivare e il governo avrà “margini più stretti” per agire, ma questo non vuol dire che ci sarà bisogno di una correzione dei conti in corso d’anno. A ribadirlo è Pier Carlo Padoan, dopo che la settimana scorsa lo stesso premier Matteo Renzi aveva escluso una manovra bis. E, anzi, il Ministro dell’economia assicura in Aula alla Camera che con la legge di stabilità gli 80 euro del bonus Irpef diventeranno “permanenti” così come promesso. E sottolinea che “non ci sono scorciatoie” per la crescita che va perseguita con le riforme che faranno fare al Paese “il salto di qualità di cui ha bisogno”.

E i pilastri che l’Italia indicherà anche in Europa sono tre: “Più apertura di mercato, riforme strutturali, più investimenti per lo sviluppo”. Il chiarimento sulla manovra arriva con un tweet che Padoan scrive di suo pugno (firmato PCP) dopo che il “no comment” rilasciato ai cronisti al termine dell’informativa sugli esiti dell’Ecofin aveva scatenato le perplessità della politica. “Ma – si chiede il Ministro – ‘no comment’ non significa soltanto ‘non ho nulla da aggiungere’? Non c’è nessuna “manovra” in arrivo, semplicemente” twitta infine Padoan. Una risposta che per il capogruppo di Fi Renato Brunetta, “è una toppa peggio del buco”. Peraltro per Brunetta l’intera relazione del ministro è stata “esoterica e omissiva” perché per evitare una manovra servirebbe “un miracolo” e in realtà “ci attende un autunno tragico”.

Che qualche preoccupazione ci sia, per il “ritardo nel ritorno a una crescita sostenuta” è indubbio. Ma intanto bisogna attendere che siano confermati, e il primo appuntamento sarà il 6 agosto, quando l’Istat certificherà l’andamento del Pil del secondo trimestre, stimato al momento al ribasso rispetto alle attese con una forchetta tra -0,1% e +0,4%. E poi c’è il percorso di riforme che il governo ha avviato e che Padoan ha difeso in Parlamento ricordando che le previsioni di primavera della Commissione europea si fanno “a politiche invariate” e che nelle raccomandazioni i commissari uscenti non hanno considerato né le misure di consolidamento introdotte con la legge di stabilità per il 2014 né “le minori spese pianificate” dall’attuale governo e neppure i “maggiori introiti, come quelli attesi dalle privatizzazioni”. Gli impegni, insomma, anche se “siamo in un contesto di crescita ancora debole e incerto” delineano uno scenario “in linea con i requisiti di riduzione del debito e un sentiero compatibile con i parametri europei”.

Il Ministro ribadisce anche che il governo si è impegnato “a garantire la piena convergenza verso l’obiettivo di medio periodo nel 2016” anche se su questo rinvio di un anno ancora si attende una risposta definitiva della Ue. Bruxelles, ricorda il ministro, ha comunque riconosciuto “il preciso e serrato cronoprogramma con cui il governo ha definito la sua strategia”. Programma che in parte è già stato dispiegato e i cui progressi saranno “dettagliati” con l’aggiornamento del Def di settembre. Già avviate le riforme del lavoro, della giustizia e della pubblica amministrazione, senza contare che “l’impatto economico delle riforme istituzionali è estremamente rilevante e purtroppo spesso sottovalutato”. E poi si sta procedendo spediti con l’attuazione della delega fiscale, così come chiesto dall’Europa, e dopo i primi due decreti (730 precompilato e catasto) “a breve saranno presentati quelli sull’abuso del diritto, il riordino dell’imposizione sul reddito d’impresa e la revisione delle detrazioni e delle deduzioni fiscali in chiave di revisione della spesa”.
Capitolo, quest’ultimo, delicatissimo e rinviato più volte dai precedenti governi. Perché se è vero che l’elenco delle tax expenditures stilato a suo tempo dalla commissione presieduta da Vieri Ceriani aveva individuato oltre 720 voci che valgono oltre 250 miliardi, molte sono intoccabili, come le detrazioni da lavoro dipendente o per i carichi familiari. La scelta di cosa ‘depennare’ è tutta politica e probabilmente avrà bisogno ancora di tutto agosto per essere ‘meditata’.

(Fonte: Ansa)

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