Nuove regole per diventare insegnanti

Cambiano le regole per accedere alla professione di insegnante nelle scuole pubbliche. Ci sarà a partire dal 2011-2012 un periodo di tirocinio svolto direttamente in classe per imparare il mestiere nella pratica, l’accesso sarà limitato in base al fabbisogno reale del sistema scolastico. Al via lauree specifiche a numero chiuso per ciascuna classe di abilitazione, con una migliore e certificata preparazione in inglese e nuove tecnologie. Il Ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini ha presentato venerdì scorso le ‘nuove regole’ per diventare insegnante nelle scuole primarie, di primo e secondo grado >> lo schema adi regolamento

SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
Per insegnare in queste scuole sarà necessaria una laurea quinquennale, a numero programmato con prova di accesso che consentirà di conseguire l’abilitazione per la scuola primaria e dell’infanzia; sono rafforzate le competenze disciplinari e pedagogiche, è aumentata la parte di tirocinio a scuola ed è previsto un apposito percorso laboratoriale per la lingua inglese e le nuove tecnologie; si dà una specifica attenzione al problema degli alunni con disabilità, prevedendo che in tutti i percorsi ci siano insegnamenti in grado di consentire al docente di avere una preparazione di base sui bisogni speciali.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
Sarà necessaria la laurea magistrale ad hoc completata da un anno di tirocinio formativo attivo; è prevista una rigorosa selezione per l’ingresso alla laurea magistrale a numero programmato basato sulle necessità del sistema nazionale di istruzione, composto da scuole pubbliche e paritarie; l’anno di tirocinio formativo attivo contempla 475 ore di tirocinio a scuola (di cui almeno 75 dedicate alla disabilità) sotto la guida di un insegnante tutor; rispetto al percorso della vecchia Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario ci si concentrerà sul tirocinio (incrementato), sui laboratori e sulle didattiche. Il nuovo regolamento su come diventare docente prevede novità anche sulla formazione insegnanti di sostegno e sui percorsi di specializzazione di insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado di una materia non linguistica in lingua straniera. Previsti più inglese (necessaria la certificazione B2 in lingua inglese per abilitarsi) e nuove tecnologie.

REGIME TRANSITORIO
Il nuovo regolamento per accedere alla professione di insegnante prevede anche un regime transitorio per i vecchi laureati, che potranno conseguire l’abilitazione per la secondaria di primo e secondo grado accedendo, dietro il superamento delle prove di accesso (test preselettivo, esami scritti e orali), all’anno di tirocinio formativo attivo a numero programmato, attivato già da questo anno accademico. Per l’accesso al percorso è valorizzato il servizio svolto a scuola, il dottorato di ricerca e l’attività svolta in università. Per le nuove lauree magistrali, invece, si partirà dal 2011. Con un successivo decreto, spiega infatti il Miur, si stabiliranno le lauree magistrali relative al secondo ciclo dell’istruzione, per seguire il percorso di cambiamento del secondo ciclo e delle relative classi di concorso.

RECLUTAMENTO
Il nuovo regolamento sul reclutamento degli insegnanti “sarà pronto entro 2/3 mesi” e sarà “indispensabile per migliorare la condizione della scuola italiana”, ha annunciato Gelmini.

PRECARI
Secondo le stime fatte dal ministero dell’Istruzione quest’anno saranno 14 mila i precari senza lavoro. “Ma – ha assicurato il ministro – grazie agli accordi con le regioni e al decreto salva precari crediamo di poter dare una risposta a tutti”. “L’anno scorso – ha ricordato – abbiamo tagliato 42 mila posti, 30 mila sono stati pensionati. Perciò sono rimasti fuori in 12 mila. Quest’anno i tagli sono stati 25 mila e i pensionamenti 23 mila, quindi sono rimasti fuori 2 mila precari. Sommando i due anni – ha proseguito Gelmini – siamo a 14 mila persone alle quali contiamo di dare risposta con le azioni che abbiamo messo in campo”. Quali le prospettive di riassorbimento per l’esercito dei precari? “È difficile fare previsioni, ma secondo stime del ministero nei prossimi anni ci saranno molti pensionamenti e quindi nell’arco di 6-7 anni c’è la ragionevole certezza che gli attuali 220mila precari saranno assorbiti dal sistema d’istruzione”, ha assicurato il ministro. “Questo – ha proseguito – agevolerà la condizione dei nuovi insegnanti. Dal 2011 le nuove lauree partiranno in base al sistema di programmazione”.

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