Dopo gli USA, l’Intelligenza Artificiale a prova di studenti arriva anche in Italia: una nuova funzionalità che incrementa il pacchetto di ChatGPT per aiutare gli studenti: non più risposte secche e soluzioni facili, ma uno strumento per allenare il pensiero critico e sviluppare una forma di apprendimento attivo.
Indice
Studia e impara
Il 29 luglio, dopo aver debuttato negli Stati Uniti, ChatGPT rende disponibile una nuova funzionalità: “studia e impara”, usufruibile attraverso tutti i piani d’abbonamento (fin da quelli gratuiti). La nuova versione è stata sviluppata insieme a scienziati, docenti e pedagogisti per rispondere a chi accusava le nuove tecnologie di sfavorire l’apprendimento e rallentare l’istruzione.

Sta comunque allo studente scegliere quale funzionalità adoperare. Cliccando sulla modalità “studia e impara” si avrà accesso a domande puntuali e guidate, suggerimenti per favorire la comprensione. In particolare ChatGPT si adotta di:
- Risposte strutturate schematizzate per suddividere gli argomenti in punti chiave;
- Aiuto personalizzato in base al livello (ipotizzato tramite la memoria delle chat precedenti e le risposte dell’utente);
- Quiz e domande aperte.

Robbie Torney, direttore dei programmi di Intelligenza Artificiale, attribuisce a questa funzionalità un passo avanti decisivo per un utilizzo più efficacie dell’AI: “Invece di svolgere il lavoro al loro posto, con la modalità studio vogliamo incoraggiare gli studenti a riflettere in modo critico sul proprio processo di apprendimento”, spiega “Anche nell’era dell’intelligenza artificiale, l’apprendimento è efficace quando gli studenti sono motivati e partecipano attivamente ai contenuti della lezione”.
L’IA nei contesti lavorativi: La Pubblica Amministrazione
Uno dei settori che maggiormente trae vantaggio dalle risorse messe a disposizione dall’IA è quello della Pubblica Amministrazione.
>> LEGGI: “Enti locali e ChatGPT, come usare l’intelligenza artificiale in modo…intelligente”.
L’indagine condotta dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) nel giugno scorso riflette un panorama sempre più digitalizzato tra gli Enti locali: delle 108 organizzazioni prese in esame, già 45 avevano attivato almeno un progetto di IA, per un totale di 120 iniziative mappate. In particolare gli Enti hanno utilizzato l’Intelligenza Artificiale per automatizzare i processi burocratici (e poter così ottimizzare l’operato delle risorse del personale, comunque indispensabili).
>> LEGGI: “Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione: l’indagine dell’AgID”.

Prossimi passi nella digitalizzazione della PA
Dopo l’adeguamento digitale degli sportelli SUAP, Il 24 luglio scorso sono stati pubblicati sul sito dell’AgID gli Avvisi, rivolti a: Comuni, in forma singola e associata, Regioni e Province autonome, per accedere al finanziamento per l’adeguamento delle piattaforme tecnologiche utilizzate per la gestione degli Sportelli Unici per l’Edilizia (SUE). Le Amministrazioni interessate potranno accedere agli Avvisi pubblicati sulla piattaforma padigitale2026.gov.it e presentare la propria candidatura entro le 23:59 del 30 settembre 2025.
>> LEGGI: “Gli sportelli unici per l’edilizia passano al digitale: l’avviso per gli Enti locali”.
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L’AI a servizio dell’efficienza nella Pubblica Amministrazione
Norme, etica e miglioramento dei processi: cosa serve per integrare l’AI nei processi pubblici
26 Set 2025 – 30 Set 2025 ore 9.30 – 12.30
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