Legge di stabilità: nuova spending review

A notte fonda è arrivato il d.d.l. di stabilità 2013-2015, approvato dal Consiglio dei ministri dopo una riunione fiume nella quale sono stati limati gli aspetti più problematici del testo. Il provvedimento, recita una nota del governo “ rappresenta lo strumento con cui sono disposte le misure necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici indicati nei documenti di programmazione di bilancio e finanza pubblica“. Primo obiettivo che dovrebbe essere centrato secondo quanto previsto dalla nuova legge è il pareggio di bilancio in termini strutturali per il 2013. Tra i traguardi che hanno ispirato la nuova “manovra”, figura anche la cancellazione dell’aumento dell’Iva di due punti, già scongiurato con la prima spending review – era previsto proprio per questo mese di ottobre – e ora rimandato a luglio 2013, ma di un solo punto percentuale.  Una nuova, importante “dieta” viene indicata per gli enti locali, i dipendenti e le competenze amministrative in capo ai livelli di governo. Sui dipendenti pubblici viene stoppato il rinnovo ai contratti del settore e viene espunta l’indennità di vacanza contrattuale con decorrenza 2014. Amministrazioni fortemente limitate dalla legge di stabilità anche riguardo all’acquisto o all’affitto di nuovi immobili, così come per l’acquisto e il leasing di autovetture.  All’interno del testo è stato inserita anche l’attuazione della direttiva per i pagamenti a trenta giorni da parte della p.a.
L’ammontare della legge di stabilità verrà diluito in un triennio così ripartito: 6,6 miliardi nel 2013, 4,1 nel 2014, 900 milioni nel 2015. Viene inaugurata sulle amministrazioni la nuova fase della spending review: il governo parla di un censimento di spesa “aggredibile” pari a circa 50 miliardi: 11 miliardi per l’acquisto di farmaci, 7 miliardi per i dispositivi medici e 32 miliardi di acquisti per gli investimenti. La nuova sforbiciata, dunque, riguarda anche il comparto sanitario: il Servizio sanitario nazionale si verrà decurtati dell’1,5% il sostegno statale, con particolari ricadute sull’acquisto di nuovi macchinari e dispositivi medici, incluso l’abbassamento dei tetti di spesa dal 4,9% al 4% e, a decorrere dal 2014, dal 4,8% al 3,9%. Infine, anche il costo degli appalti andrà incontro a un lifting del 10%. La legge di stabilità introduce l’erogazione di nuove risorse per alcune opere pubbliche di particolare rilevanza, come 800 milioni per la Tav Torino-Lione fino al 2015 e oltre un miliardo, sempre nel triennio, per il Mose di Venezia . In riferimento, invece, alla riscossione dei tributi, il consiglio dei ministri ieri ha introdotto una detrazione di un punto percentuale dell’aliquota Irpef – da 7 a 26 punti e da 23 a 22 – per i redditi da 15 a 28mila euro e da 0 a 15mila.

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