Legge di Bilancio 2018: sono in corso questa settimana le audizioni e le procedure informative dinnanzi alle Commissioni bilancio di Camera e Senato. La risultante che affiora dopo l’allinearsi delle audizioni è la seguente: il disegno previdenziale deve essere mantenuto inalterato, ed è necessario limitare al minimo gli eventuali ritocchi intervenendo in modo chirurgico sulle situazioni di “disagio effettivo”. Ad affermarlo sono Banca d’Italia, Corte dei conti e Ufficio parlamentare di Bilancio. Conclusione comune che nasce da una considerazione condivisa:
la Manovra ha il fiato piuttosto corto sia in fatto di coperture sia per quel che riguarda gli effetti sui numeri chiave della finanza pubblica, a partire dall’indebitamento, e nella condizione data anche la ricerca di finanziamenti aggiuntivi sembra destinata a sfociare in risultati certamente modesti.
Corte dei Conti, ANCI, UPI, Banca d’Italia, CNEL, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio e la Conferenza delle Regioni hanno pubblicato i testi delle loro Audizioni alle Commissioni bilancio di Camera e Senato nell’ambito dell’esame preliminare della Manovra economica per il triennio 2018–2020.
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