Le modalità di notifica degli atti degli Enti locali: cosa è cambiato con la Riforma Cartabia?

Come noto, in base alle norme contenute nel codice di procedura civile (art. 137 c.p.c.), l’agente notificatore può consegnare personalmente una copia dell’atto al destinatario o a un soggetto legittimato. In caso di irreperibilità temporanea, può depositare una copia presso la casa comunale. Se l’indirizzo è sconosciuto, consegna una copia all’autorità competente. Per gli atti informatici senza casella pec, viene consegnata una copia analogica ed il documento viene conservato.

Il quadro normativo relativo alle notificazioni degli atti secondo il codice di procedura civile è stato recentemente arricchito dalle innovazioni introdotte dal d.lgs. 149/2022, la cosiddetta “Riforma Cartabia”. Tale normativa ha inciso sulle modalità di notifica degli atti processuali e stragiudiziali, ampliando le facoltà degli avvocati e regolamentando l’uso delle notifiche telematiche. È importante, anche per gli operatori degli Enti locali, comprendere che, con le recenti modifiche, la posta elettronica certificata diventa il metodo principale per la notifica degli atti processuali, relegando le modalità cartacee a una funzione residuale. Questo cambio si traduce in un obbligo per gli avvocati di notificare tramite pec nei casi specificati dalla legge, consentendo l’utilizzo dell’UNEP solo in situazioni eccezionali. Le novità interessano principalmente gli atti civili, amministrativi e stragiudiziali che gli avvocati possono ora notificare direttamente via pec, limitando il coinvolgimento dell’ufficiale giudiziario ai casi in cui la notifica elettronica risulti impraticabile o abbia esito negativo per motivi non attribuibili al destinatario. Queste modifiche rappresentano un passo significativo verso la digitalizzazione del sistema giuridico e richiedono una particolare attenzione da parte degli operatori degli Enti locali per assicurare la corretta applicazione delle procedure di notifica.

> PER APPROFONDIRE IL TEMA: “Guida alle modalità di notifica degli atti degli Enti locali”, il volume edito da Maggioli, a cura di Maria Suppa.

Guida alle modalità di notifica degli atti degli Enti locali

Guida alle modalità di notifica degli atti degli Enti locali

Il sistema delle notifiche degli atti relativi alle entrate tributarie e patrimoniali degli Enti locali è senza dubbio materia complessa, come dimostra la copiosa giurisprudenza della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale che negli ultimi anni si è pronunciata sull’argomento.

Il volume intende offrire, attraverso un approccio pratico alla materia e alla luce delle più recenti pronunce, una panoramica completa delle modalità di notifica che il nostro ordinamento giuridico mette a disposizione degli Enti locali e dei soggetti riscossori per la notifica dei propri atti: dalla notifica codicistica mediante agente notificatore ex artt. 137 e seguenti c.p.c. alle più recenti modalità di notificazione diretta a mezzo posta elettronica certificata (tramite la nuova piattaforma digitale SEND, nonché secondo la procedura di cui all’art. 60, comma 7, D.P.R. 600/1973, in vigore sino al 21 febbraio 2024, e all’art. 60-ter dello stesso D.P.R., in vigore dal 22 febbraio 2024).

Un’attenzione particolare è, poi, dedicata alle modalità di notifica a mezzo posta, ai sensi della L. 890/1982, e mediante raccomandata A.R.

Il volume analizza, altresì, le modalità di notifica degli atti tributari ed extratributari nei confronti delle persone giuridiche, anche in considerazione delle vicende societarie che spesso interessano le società (quali, ad esempio, la cancellazione dal registro delle imprese, la fusione, la trasformazione, il mutamento della denominazione sociale, ecc.) e delle quali gli Enti impositori devono tenere conto al fine di procedere correttamente.

Ampio spazio è, infine, dedicato alla materia delle successioni mortis causa, relativamente alla corretta intestazione e notifica degli atti impositivi nei confronti dei soggetti tenuti al pagamento dei debiti tributari ed extratributari del de cuius.

Maria Suppa
Avvocato tributarista, patrocinante in Cassazione e dinanzi alle altre Magistrature Superiori, difensore di Enti locali, da oltre vent’anni, dinanzi alle Corti di merito e alle Magistrature Superiori, esperto di fiscalità locale, contenzioso tributario, procedure esecutive e procedure concorsuali, consulente e formatore di Enti locali e Concessionari privati, docente in numerosi master, convegni, corsi di formazione e aggiornamento in materia di tributi locali, procedure esecutive e concorsuali e contenzioso tributario. Autore di numerose pubblicazioni in materia tributaria.

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Maria Suppa, 2024, Maggioli Editore
58.00 €

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