Ius soli, ecco come funziona nel resto d’Europa

Fonte: La Repubblica

Le norme per acquisire la cittadinanza nei diversi Paesi dell’Unione europea variano notevolmente a uno Stato all’altro. Questo perché la materia è di stretta competenza nazionale e l’Ue non ha voce in capitolo a riguardo, come sottolineano anche dalla Commissione rispondendo alla richiesta del M5S di fare dello Ius soli una “questione europea”. Non c’è dunque alcune legge dell’Unione che stabilisca dopo quanti anni, o a quali condizioni, uno Stato membro debba concedere la cittadinanza.

L’Italia. Le norme attualmente vigenti in Italia sono tra le più restrittive d’Europa. In base a una legge del 1992, infatti, chi nasce nel nostro Paese da genitori stranieri può già diventare cittadino italiano ma soltanto quando ha compiuto 18 anni. Nel testo in discussione al Senato si prevede uno Ius soli temperato: i figli di migranti nati in Italia potranno diventare cittadini italiani se i genitori hanno il “permesso di soggiorno di lungo periodo”, riconosciuto a chi abbia soggiornato legalmente e in via continuativa per 5 anni sul territorio nazionale. Per gli extra Ue sono richiesti anche reddito minimo, alloggio idoneo, superamento di un test di conoscenza della lingua. Lo Ius soli temperato permetterebe a 600mila ragazzi nati dal ’98 a oggi di diventare cittadini italiani….

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