Imu, disobbedienza leghista

La Lega Nord protesta contro la manovra e invita tutti i sindaci a non far pagare l’Imu o farla pagare in forma ridotta. E si scatena la polemica sugli scenari posta-manovra Monti. “Stiamo studiando come non far pagare l’Imu. Certo, mi rendo conto che è una disobbedienza nei confronti dello Stato, ma dobbiamo pensare a tutelare i nostri cittadini padani” annuncia Gian Paolo Gobbo, sindaco di Treviso e segretario della Liga Veneta. Mentre Matteo Salvini, eurodeputato leghista e vicesegretario della Lega Lombarda, chiede agli amministratori leghisti e non solo di non far pagare l’Imu ai cittadini del Nord. “Come Lega Lombarda stiamo facendo circolare in tutti i nostri comuni una mozione per applicare l’Imu al minimo, ovvero al 2 per mille. Quindi, legalmente, stiamo già impegnando i nostri sindaci e anche quelli degli altri partiti. Certamente è una tassa odiosa e vergognosa”, dice. “In passato abbiamo detto di non pagare la tassa sugli immobili, sull’Europa e sul medico. Abbiamo invitato i cittadini del Nord a non pagare e abbiamo fatto molto bene. Non escludo che questa esperienza positiva possa ripetersi anche in questo caso, invitando i padani a non pagare l’Imu e i sindaci a non applicare questa legge dello Stato centralista. Sono soldi che finiscono a Roma, non è un’imposta municipale. La chiamassero Isu… perché è anche una presa per i fondelli semantica”. La rivolta è condivisibile, l’importante è approfondire il lato giuridico per evitare ingiunzioni e “altri guai”. È questo il punto di vista del governatore del Veneto, Luca Zaia che ne ha parlato a margine della firma dell’accordo trilaterale sull’Euroregione senza confini a Klagenfurt. “È una proposta assolutamente interessante – ha aggiunto – che va nella direzione della difesa dei cittadini, dobbiamo guardare dentro a questa proposta. Immagino – ha proseguito Zaia – che lo faranno gli stessi sindaci visto e considerato che è una tassa che passa per i Comuni, pensando fino in fondo alla tutela giuridica del cittadino. Questo sarà l’unico approfondimento da far onde evitare ingiunzioni o altri guai a carico dei cittadini. Penso che fatta questa verifica – ha concluso il governatore leghista – si possa ragionare”. “Quella dei sindaci è una presa di posizione che va nell’ottica della protesta civile, non guerrafondaia perché questa Imu la trasferiamo direttamente a Roma, quindi è una tassa incomprensibile, le uniche verifiche da fare sono quella per tutelare il cittadino”. “Chi crede di prendere in giro la Lega? Questo è il momento della responsabilità ed è sinceramente stucchevole assistere a quotidiane dimostrazioni di intemperanza per riconquistare la credibilità perduta. La polemica sull’Imu è assurda”. Commenta il responsabile enti locali del Pd, Davide Zoggia. “Se veramente gli uomini di Bossi volevano aiutare gli italiani – aggiunge – potevano battersi in Parlamento, come ha fatto il Pd, per migliorare la manovra. La Lega ha governato 8 degli ultimi 10 anni: prima ha guastato e ora impedisce di riparare i danni fatti. Una sceneggiata che non incanta nessuno come dimostrano i sondaggi che li vedono in calo costante e la distanza oramai siderale dal mondo produttivo del Nord”. “Penso che le leggi vadano sempre rispettate e se non piacciono si cambiano. Anche noi siamo per modificare l’Ici-Imu sulla prima casa, affinché i redditi più bassi non la paghino. Stiamo facendo questo lavoro in Parlamento. La Lega è rappresentata alla Camera e in Senato e invece di fare sceneggiate inutili e populiste contribuisca a cambiare le leggi in Parlamento”, fa eco Stefano Fassina, responsabile economico del Pd. “Hanno già votato contro e quindi non vedo la novità. Ma le leggi quando ci sono devono valere per tutti”, afferma Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl. Intanto il parlamento della Padania si esprimerà il 28 gennaio sull’ipotesi di mettere in campo “la protesta fiscale contro l’applicazione dell’Imu sulla prima casa”. Lo annuncia il coordinatore delle segreterie della Lega, Roberto Calderoli. “In conseguenza della manovra vessatoria presentata dal Governo Monti – spiega in una nota – sono giunte all’ufficio di presidenza del Parlamento della Padania diverse richieste da parte di sindaci, consiglieri comunali e cittadini, al fine di coordinare un’azione di protesta fiscale contro l’applicazione dell’Imu sulla prima casa. A riguardo l’ufficio di presidenza del Parlamento della Padania, riunitosi in data odierna, ha dato mandato alle commissioni interessate, la commissione Economia e quella Enti Locali, di presentare proposte che verranno poi esaminate dal Parlamento della Padania, nella prossima seduta già fissata per sabato 28 gennaio 2012”.

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