Imu addio, ecco la Service tax

Fonte: Italia Oggi

Soppressione immediata della rata di settembre dell’Imu su prima casa e terreni agricoli e nascita della Service tax dal gennaio 2014. L’azzeramento della seconda rata dell’Imu (sempre su prima casa e terreni agricoli) avverrà invece più avanti. Alcune voci di copertura matureranno infatti solo nelle prossime settimane, per cui il finanziamento della misura sarà messo nero su bianco il 15 ottobre quando sarà presentato un dl ad hoc con la legge di Stabilità. Questi i punti focali del decreto legge recante «Disposizioni urgenti in materia di Imu, abitazioni e cassa integrazione guadagni» approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento in quattro articoli contiene un pacchetto di disposizioni che svariano dalla fiscalità locale al lavoro fino all’housing sociale, ma per la sua stesura definitiva bisognerà ancora attendere. Infatti, come ha sottolineato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, “c’è bisogno ancora di qualche ora per mettere a punto il provvedimento sui tagli di spesa”. Ma vediamo i contenuti essenziali annunciati in conferenza stampa.

 

Fiscalità locale

Scatta dunque la soppressione immediata della rata di settembre dell’Imu e si annuncia la nascita della Service tax dal gennaio 2014 (si veda tabella riassuntiva nella pagina successiva), mentre lo stop alla seconda rata dell’Imu avverrà in occasione della presentazione della legge di Stabilità: il 15 ottobre, ha spiegato il premier Enrico letta, sarà proposto anche un decreto sull’Imu perché “alcune voci di copertura matureranno solo nelle prossime settimane”, aggiungendo poi che soppressione prima rata Imu e finanziamento della cassa integrazione, altro caposaldo del dl approvato ieri, sono stati coperti senza aumenti di tasse. Sulla costruzione della Service tax, che ingloberà la Tares e che è stata illustrata anche dal ministro degli Affari regionali Graziano Delrio, interverranno invece due specifiche esigenze: deducibilità da parte delle imprese relativamente ai fabbricati funzionali alla produzione; alleggerimento sui locali legati alle attività no profit del Terzo settore. Le coperture, come detto, sono tax free e verranno da tre pilastri: riduzioni di spesa, tassazione dei giochi con la chiusura del contenzioso con i concessionari, immissione nel sistema di nuovi dieci miliardi di crediti che le imprese vantano nei confronti delle p.a. e che serviranno, ha detto Letta “a creare più giro economico e dunque più Iva”. A tal proposito, il ministro Saccomanni ha sottolineato che nella seconda metà del 2013 il complesso dei soldi restituiti dalle p.a. ammonta a 30 miliardi di euro, una manovra che vale due punti di Pil. Ma le novità sulla fiscalità locale non terminano qui. Insieme con la proroga dei bilanci, c’è una misura a sostegno degli affitti, con una riduzione dal 19 al 15% dell’aliquota della cedolare secca per le locazioni a canone concordato, oltre all’esenzione dalla seconda rata Imu delle case invendute. Per quanto riguarda invece la Service tax al debutto il prossimo anno, due gli aspetti sottolineati dagli esponenti del Governo a più riprese: il prelievo sarà relativo ai rifiuti e ai servizi indivisibili. Le aliquote per i rifiuti saranno commisurate alla superficie e ci sarà ampia flessibilità per i comuni, pur nel rispetto del principio che chi inquina paga e in ogni caso garantendo la copertura al 100% del costo del servizio di gestione. Per quanto attiene invece al secondo pilastro della Service tax, ovvero i servizi indivisibili, il comune potrà scegliere se prendere come riferimento la superficie dell’immobile o la rendita catastale e il prelievo sarà a carico del proprietario e anche dell’occupante. I margini di manovra dei comuni opereranno nei limiti fissati dalla legge statale. Il tutto anticipato già quest’anno con la Tares: il ministro Delrio ha annunciato infatti che da subito i comuni potranno agire sulla Tariffa rifiuti, facendo nuovi regolamenti per abbattere il peso fiscale che in alcuni casi e con le regole attuali si è mostrato molto sperequato. Tornando all’Imu, il prelievo scompare anche sui terreni agricoli, considerati strumento di produzione dell’azienda e già esonerati dalla prima rata (il gettito 2012 dell’Imu agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali; l’Imu agricola è stata pagata da circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali-aziende agricole).

 

Lavoro

Rifinanziamento della Cassa integrazione al via. La misura contenuta nel dl approvato ieri comporta, come ha illustrato il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, una spesa di mezzo miliardo che si aggiunge all’ultimo miliardo distribuito a maggio, e arrivando in totale per il 2013 a 2,5 miliardi, pari all’intero ammontare per la Cig speso nel 2012. Il secondo intervento riguarda il tema degli esodati, con l’anticipazione della quarta salvaguardia (dopo le tre di Monti) relativa nello specifico a chi è stato interessato dalla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011 e sarebbe dovuto andare in pensione tra dicembre 2011 e dicembre 2014. Queste persone, che sono 6500, vengono aggiunte agli altri salvaguardati e l’intervento vale circa 700 milioni di euro. “Abbiamo voluto anticipare il dibattito parlamentare in modo tale da trovare una soluzione complessiva anche per altre categorie. In tre mesi abbiamo messo 3,7 miliardi sul piatto per la riduzione del disagio sociale nel lavoro”, ha detto Giovannini, annunciando anche l’imminente arrivo del decreto interministeriale sull’uso degli ammortizzatori in deroga nel 2014, previsto dal decreto Imu-Cig, al quale manca soltanto il via libera da parte dell’Economia. Interventi per la casaUna parte considerevole del decreto riguarda le misure per favorire l’accesso o il mantenimento dell’abitazione da parte soprattutto delle categorie più precarie. Il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi ha sottolineato come un ruolo di peso sarà affidato alla Cassa depositi e prestiti. Questa potrà mettere a disposizione delle banche almeno due miliardi per i mutui agevolati per acquisto prima casa o per la ristrutturazione o l’efficientamento energetico. Due miliardi di euro vanno poi a rifinanziare il fondo per l’abitazione (Fia) e saranno estesi all’housing sociale. Lupi ha annunciato che non si pagherà l’Imu sulle case popolari (Iacp e cooperative a proprietà indivisa) e che viene prorogata di altri tre anni edilizi da completare con agevolazione imposta di registro (all1% invece che all’8%) per interventi di ristrutturazioni edilizie nelle città. Riflettori puntati infine su tre fondi più uno di nuova costituzione. Il Fondo solidarietà mutui per acquisto prima casa viene portato a 60 milioni (si tratta del fondo che sostiene il pagamento degli interessi in caso di sospensione per 18 mesi delle rate del muto). Il Fondo per l’accesso al credito da parte dei precari per acquisto della prima casa (giovani coppie e, per la prima volta, lavoratori atipici di età inferiore a 35 anni) viene portato anch’esso a 60 milioni di euro. Il Fondo per l’affitto, gestito dai comuni e che finanzia l’accesso alle loczioni, era azzerato ma adesso vienericostituito per 60 milioni di euro. Arriva infine il nuovo Fondo per persone che sono in morosità incolpevole: ammonta a 40 milioni di euro e interessa tutti coloro che hanno sempre pagato l’affitto ma ora non possono più farlo perché hanno perso il lavoro. Il Fondo interverrà dunque per evitare gli sfratti.

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