Il Parlamento europeo approva bilancio 2011

Il Parlamento europeo ha adottato il bilancio per il 2011. Il bilancio approvato include più finanziamenti per tutte le priorità presentate dal Parlamento, compresi i programmi per la gioventù, l’innovazione, il processo di pace in Medio Oriente e la Palestina.
Ecco alcuni esempi (le cifre si riferiscono agli impegni in pagamento):

  • Competitività per la crescita e l’occupazione: i deputati ottengono più risorse per il programma per l’apprendimento permanente (+ €18 milioni), il programma quadro per la competitività e l’innovazione (+ €10 milioni) e il programma Energia intelligente — Europa (+ €10 milioni).
  • Coesione per la crescita e l’occupazione: i deputati hanno aggiunto una nuova sezione, per €2,5 milioni, per l’assistenza per la regione del Mar Baltico.
  • Conservazione e gestione delle risorse naturali: + €6,7 milioni per il programma ambientale Life+ e un aumento di €2 milioni in sostegno della gestione delle risorse ittiche.
  • Libertà, sicurezza e giustizia: +€2,35 milioni per il programma Daphne per la lotta alla la violenza contro le donne e i bambini e un aumento di €1 milione per la prevenzione del terrorismo.
  • Cittadinanza: +€4 milioni per sostenere i Giochi olimpici speciali di Atene e +€3 milioni per il programma Gioventù in azione.
  • L’UE come attore globale: aumento di €100 milioni in aiuti per la Palestina, il processo di pace e l’UNRWA.

Rispetto alle cifre totali, i deputati hanno approvato i livelli proposti dalla Commissione nel progetto di bilancio del 26 novembre: € 141.8 miliardi in stanziamenti d’impegno e €126.5 miliardi in pagamenti. Il Parlamento ha da sempre dato maggior importanza ai livelli di stanziamenti d’impegno, poiché determinano le spese.
Inoltre, vi è un accordo fra il Consiglio, la Commissione e il Parlamento che prevede, nel caso siano necessari fondi aggiuntivi per rispettare gli obblighi giuridici dell’UE, un bilancio emendato durante il 2011, azione resa necessaria in quanto l’Unione non può, per trattato, andare in deficit.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *