Il diritto dei consiglieri comunali di impugnare le deliberazioni consiliari: i limiti e le condizioni

La legittimazione ad impugnare: le indicazioni della giurisprudenza in sintesi

12 Settembre 2024
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Il diritto dei consiglieri comunali di impugnare le deliberazioni del consiglio o della giunta comunale è un tema che presenta confini ben definiti. È opinione consolidata che i singoli consiglieri, in quanto parte dell’amministrazione, non possano, di regola, agire contro il proprio Ente. La legittimazione a ricorrere è riconosciuta solo quando l’atto contestato incide direttamente sul loro diritto a esercitare la carica di consigliere (ius ad officium). In altre parole, non è sufficiente che il consigliere non condivida una deliberazione; deve invece dimostrare che vi siano vizi procedurali specifici che hanno leso le proprie prerogative, come modalità errate di convocazione, violazione dell’ordine del giorno, mancata consultazione delle commissioni competenti, o inosservanza delle norme sul quorum e sulla segretezza del voto.

L’impugnazione delle deliberazioni adottate dalla giunta comunale

Per quanto riguarda l’impugnazione delle deliberazioni adottate dalla giunta comunale, la giurisprudenza nega generalmente tale possibilità ai consiglieri comunali. I conflitti tra organi dello stesso ente devono infatti trovare soluzione in via amministrativa, ad esempio attraverso una mozione di sfiducia, piuttosto che con ricorsi giurisdizionali. Un consigliere comunale non è dunque legittimato a ricorrere contro la giunta per questioni di competenza o dissenso funzionale, poiché tali contrasti coinvolgono l’intero organo di appartenenza, e non i singoli membri. Pertanto, il ricorso è ammesso solo qualora gli atti della giunta incidano direttamente sul diritto del consigliere di svolgere il proprio mandato.

La legittimazione ad impugnare da parte del consigliere comunale

Inoltre, è importante considerare che, per mantenere la legittimazione a impugnare, il consigliere non deve partecipare attivamente alla deliberazione senza esprimere dissenso. La giurisprudenza ha chiarito che, in caso di partecipazione favorevole e non dissenziente alla votazione, il consigliere perde il diritto a impugnare, in quanto tale comportamento implica acquiescenza alla deliberazione. Un orientamento più restrittivo richiederebbe addirittura un comportamento attivo da parte del consigliere per manifestare il proprio dissenso, ma questa interpretazione minoritaria non trova ampia condivisione, poiché rischierebbe di limitare eccessivamente le possibilità di ricorso da parte dei consiglieri di minoranza.

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Il Vademecum dell’Amministratore locale

Il Vademecum, in maniera sintetica ma organica, illustra le principali funzioni di competenza di sindaco, giunta e consiglio, gli strumenti a loro disposizione e le ipotesi di responsabilità in cui gli stessi possono incorrere.L’attenzione è posta alle corrette regole di funzionamento degli organi collegiali, anche quando siano svolte in video- conferenza: ruolo del presidente del consiglio, modalità di convocazione, deposito degli atti, pareri preventivi, sedute di prima e seconda convocazione, numero legale, disciplina degli interventi in consiglio e verbalizzazione. Sono poi passate in rassegna le prerogative dei consiglieri comunali: diritto di iniziativa, diritto di accesso, atti di sindacato ispettivo (mozioni, interrogazioni ed interpellanze). Per quel che riguarda lo status degli amministratori locali, vengono analizzati i temi dei permessi (alla luce delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2024) e delle aspettative, delle indennità di carica, degli oneri previdenziali, dei rimborsi per le missioni e le spese di viaggio, dell’assicurazione per i rischi connessi al mandato, nonché la problematica relativa al rimborso delle spese legali. In tema di limite al numero di mandati consecutivi, viene illustrata la novità contenuta nella L. 38/2024 che elimina del tutto il limite di mandati consecutivi per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e consente lo svolgimento del terzo mandato ai sindaci dei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti.Particolare attenzione viene posta anche alle incompatibilità per lo svolgimento di incarichi dirigenziali, alla gratuità per gli incarichi professionali, nonché al tema degli obblighi in materia di trasparenza.Dopo aver descritto il principio di distinzione delle funzioni tra organi di governo e dirigenti, viene fornita un’ampia rassegna della più recente giurisprudenza in ordine ai casi eccezionali in cui, nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, i componenti dell’organo esecutivo possono svolgere funzioni gestionali.Vengono quindi illustrati gli strumenti a disposizione degli amministratori per dettare l’indirizzo politico: il programma di mandato, il DUP, il bilancio di previsione, il programma delle opere pubbliche, il fabbisogno del personale, il PEG, il piano delle performance, i piani triennali per la razionalizzazione della spesa, il piano triennale di prevenzione della corruzione e il PIAO, Piano integrato di attività e organizzazione, che ha assorbito molti atti di programmazione.Vengono esposte poi le regole fondamentali di funzionamento della macchina amministrativa. In tale ambito sono, tra l’altro, analizzate le funzioni del segretario comunale, dei dirigenti e dei responsabili degli uffici e dei servizi.Il tema dei servizi pubblici locali è affrontato partendo dall’illustrazione della disciplina di riordino dei citati servizi (D.Lgs. 201/2022), ponendo in evidenza gli ampi margini di discrezionalità di cui godono gli organi politici nella loro organizzazione e per evidenziare le nuove forme di responsabilità, senza tralasciare il tema degli affidamenti in house, trattato anche alla luce del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023).Nell’ultimo capitolo viene proposta una descrizione delle responsabilità giuridiche, penali, civili e amministrative, connesse con lo svolgimento del mandato.Amedeo ScarsellaSegretario Nazionale dell’Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali, docente in corsi di formazione ed autore di pubblicazioni in materia di diritto amministrativo e degli enti locali, con particolare riferimento alle tematiche dell’attività e dell’organizzazione amministrativa, del personale e della contabilità pubblica. Condirettore del quotidiano online lagazzettadeglientilocali.it

Amedeo Scarsella | Maggioli Editore 2024

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