Il Consiglio UE ha proclamato Matera Capitale europea della cultura 2019

Matera sotto i riflettori a Bruxelles: il Consiglio dell’UE ha conferito ieri formalmente alla città il titolo di Capitale europea della cultura per il 2019. E con Matera, l’ufficialità arriva anche per la bulgara Plodviv. L’antico comune lucano “porta un messaggio” importante, ha evidenziato il Sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu: è così che “la cultura può essere messa al centro dei programmi e diventare fattore propulsivo”, di crescita anche “sociale ed economica, e simbolo di riscatto”.

Tra gli obiettivi della città, c’è quello di coinvolgere l’80% degli abitanti nella co-creazione e co-produzione dei progetti (a partire dalle scuole) e dal 2019 raggiungere i 600mila visitatori, col 50% di presenze straniere.
Ma dal 2016 si punta anche a migliorare il collegamento ferroviario tra Bari e Matera, con treni e shuttle a cadenza oraria, e tempi di percorrenza di 45 minuti.

“Dopo aver chiuso un percorso di candidatura durato cinque anni, ora ne abbiamo davanti altri otto di grande lavoro”, ha spiegato il sindaco di Matera Salvatore Adduce, che vuole rendere l’esperienza anche un motore per il futuro. Adduce evidenzia come oltre tre quinti dei fondi, per un totale di 50 milioni di euro, siano già stati allocati dalla Regione Basilicata e dal Comune. Soldi che saranno utilizzati “per attrarre ulteriori investimenti”, mentre si cominciano a vedere i primi frutti, con un incremento di visitatori e nuove strutture ricettive.

Secondo il direttore del Comitato Matera 2019 Paolo Verri, per le progettualità: i primi due anni saranno “dedicati a strutturare la Fondazione come strumento collettivo aperto a tutte le più interessanti realtà del sud”, ma soprattutto a fare formazione di “una burocrazia creativa” per la diffusione dell’esperienza.
Si creeranno produttori di contenuti, mediatori di pubblico, e personale amministrativo negli enti locali e tra i privati. Nel 2017 e 2018 sarà il momento del network, con 54 città partner: 27 europee (una per ciascun Paese Ue), 23 italiane (una per Regione più le precedenti tre capitali della cultura: Firenze 1986; Bologna 2000; e Genova 2004) e quattro extra-Ue. E si creeranno 54 settimane di contenuti per dare visibilità a Matera, attraverso una rete, dove tutto circoli tra il 2019 ed il 2020.

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