Graffiti, Università e Comune al contrattacco

Fonte: Repubblica, Genova

Anche l’Università scende in campo contro i graffiti che deturpano le facciate dei palazzi storici. Ieri mattina il rettore Giacomo De Ferrari ha firmato un protocollo di intesa con il sindaco Marta Vincenzi per collaborare alla rimozione delle scritte e allo scopo ha anche stanziato 30.000 euro per rimuovere i graffiti dai palazzi universitari. Questi finanziamenti andranno così ad aggiungersi al piano straordinario da 300.000 euro del Comune già avviato quest’estate in aggiunta gli 80.000 euro che il Comune stanzia ogni anno per questo scopo. Grazie a questi fondi sono già stati ripuliti i graffiti dalle colonne della sopraelevata, davanti al Galata Museo del Mare, in Via San Lorenzo, da Porta Soprana a Piazza De Ferrari, in tutto 3755,5 metri quadri, il 70%, circa dei quasi cinquemila previsti nella prima fase del Piano Straordinario. L’intesa con l’ateneo permetterà ora di riportare all’antico splendore anche via Balbi, una strada che è importante patrimonio storico di Genova e in cui la densità di graffiti rappresenta circa il 10% di tutta la prima fase dell’intervento. «Il messaggio che deve emergere da questo tipo di interventi – ha sottolineato Marta Vincenzi – è quello educativo e culturale. Il nostro centro storico ha un valore artistico molto alto, riconosciuto dall’Unesco, e il fatto che qualcuno possa deturparlo con scritte e graffiti è da considerarsi un vero reato». Si tratta di un’intesa importante, come ha sottolineato il Rettore Giacomo De Ferrari. «Credo sia giusto riuscire a restituire il decoro agli edifici storici, come quelli di Via Balbi – ha spiegato il Rettore – ma credo che siano necessari anche altri interventi, soprattutto nell’ambito della repressione. Io credo che si debba trovare il modo di identificare chi imbratta gli edifici affinché siano i responsabili a pagare le spese di pulitura». Ultimati gli interventi nel centro storico, il Comune passerà alla fase successiva di riqualificazione nelle zone di Marassi e della Valpolcevera.

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