Federalismo tra partenze e modifiche

Il Consiglio dei Ministri, tenuto conto dei pareri favorevoli espressi dalle commissioni parlamentari, ha approvato ieri il decreto legislativo recante disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario. “Da oggi il federalismo diventa realta’. Questa riforma storica ed epocale, che trasforma un Paese centralista in uno federalista, si è concretizzata in Consiglio dei Ministri, dove è stato approvato definitivamente il quinto decreto legislativo attuativo del federalismo fiscale, il decreto sul federalismo di regioni e province, decreto che la settimana scorsa aveva ricevuto il parere favorevole delle competenti commissioni parlamentari”, afferma in una nota il Ministro della semplificazione normativa, Roberto Calderoli. “Si tratta di una vera e propria rivoluzione copernicana, perché da oggi il cittadino saprà perché paga un tributo, a chi lo paga, dove vanno a finire i suoi soldi e per quale servizio vengono utilizzati e pertanto – aggiunge Calderoli – potrà giudicare con la massima trasparenza, secondo la regola: «si paga per quel che fai, per quel che dai e non per quel che spendi»”. Calderoli non chiude peraltro alla possibilità di apportare modifiche al decreto sul federalismo municipale ma solo dopo averle lette e se condivisibili. Conversando con i giornalisti alla Camera, il ministro ha infatti spiegato: “Il decreto adesso è quello che è uscito in Gazzetta. Ma se dovessero esserci proposte concrete e condivisibili di modifica” verranno prese in esame, “ma prima bisogna leggerle. A migliorare si fa sempre in tempo”. “Il partito democratico, se e quando riterrà opportuno, farà le sue proposte di modifica al testo sul federalismo municipale; intanto però l’apertura del ministro credo vada colta al volo per ricordargli che l’Anci ha già pronto un pacchetto di interventi migliorativi del testo”, commenta Tore Cherchi, Responsabile finanza locale dell’Anci. “Proprio per avere la possibilità di illustrarlo al ministro – aggiunge – abbiamo già richiesto un incontro urgente; in merito però, fino a questo momento, non abbiamo avuto risposte. Se il Ministro Calderoli vorrà incontrarci, come mi auguro, potrà verificare la portata ‘migliorativa’ delle nostre proposte”. Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri anche un decreto che autorizza il ministero dell’Interno ad assumere a tempo indeterminato 397 segretari comunali e provinciali. Rinviato invece alla prossima settimana il seguito dell’esame in aula alla Camera del disegno di legge sui piccoli comuni. Le votazioni sul provvedimento sono al primo punto dell’ordine del giorno della seduta pomeridiana (ore 15) di martedì prossimo. L’articolo 10 del d.d.l. prevede l’istituzione di uno specifico gratta e vinci (detto appunto “Piccoli Comuni”) per finanziare il Fondo per l’incentivazione alla residenza nei centri al di sotto dei 5000 abitanti. Tuttavia sul punto incombe il parere negativo del Ministero dell’economia e l’emendamento firmato dalle Commissioni riunite ambiente e bilancio, che hanno approvato in sede referente il testo, che alla lotteria istantanea ad hoc sostituirebbe una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro per il 2012 e il 2013, tramite una riduzione dell’autorizzazione di spesa nell’ambito del “Fondo per interventi strutturali di politica economica” introdotto dal decreto legge n. 282 del 2004.

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