Esuberi Province, niente paura ci pensa lo Stato

Marianna Madia non si preoccupa per gli esuberi Province che ritardano e minano anche la serenità contabile degli enti preposti. I “dipendenti saranno assorbiti dalle Regioni e il tutto avverrà entro il 2016”, ha detto ieri il Ministro per la p.a. e la semplificazione in Commissione Affari Costituzionali.

Ci penserà lo Stato, quindi, in ultima ratio agli esuberi Province che spaventano gli enti di area vasta: Madia ha infatti prima evidenziato la “complessità delle operazioni di mobilità, che coinvolge circa 20mila persone. Stiamo dicendo agli enti locali di sbrigarsi a fare le leggi regionali”, così da definire le funzioni dei dipendenti che saranno trasferiti.

Se poi le Regioni andassero troppo lunghe, “in ultima istanza” la ricollocazione potrà essere anche fatta direttamente a livello statale. Il Ministro ha ricordato come nella legge di stabilità “siano state bloccate tutte le assunzioni e quindi le relative risorse che ci sono e sono lì”.

Quindi ci sono i fondi e “non è giusto usare la parola tesoretto, che è abusata, ma abbiamo le risorse per ricollocare” i dipendenti delle Province. Il Ministro ha inoltre evidenziato la “complessità delle operazioni di mobilità, che coinvolge circa 20 mila persone, ed è la più importante della storia italiana”.

Infine, Madia ha rassicurato tutti i dipendenti delle Province. “Abbiamo anche aperto il portale” per gestire la mobilità. “Vogliamo garantire tutti le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Province italiane, assicurando stipendio e lavoro”.

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